Al via nel borgo di Basciano la Sagra del Prosciutto abruzzese

La storica rassegna dedicata all’affettato crudo richiama almeno quattromila turisti in ogni serata. Il presidente della Pro Loco Filippini: «È un prodotto unico, molti apprezzano la nostra gentilezza»
BASCIANO. L’estate vive di appuntamenti fissi, quelli che richiamano migliaia di turisti e visitatori intorno a sagre diventate ormai tradizionali. Come la Sagra del prosciutto abruzzese che giunge quest’anno alla sua 56ª edizione a Basciano. Tutto ruota intorno a questo prodotto tipico dal sapore inconfondibile. Si parte domani fino a domenica, tra cibo, musica e tanto divertimento. «La nostra sagra ha una particolarità che la contraddistingue», spiega il presidente della Pro Loco di Basciano, Ingrid Filippini. «È interamente servita ai tavoli, i partecipanti non devono vivere le file chilometriche davanti ai vari stand prima di cenare. L’importante è che trovino un posto, poi ci sono i nostri volontari che prendono direttamente le ordinazioni e servono le pietanze a tavola».
Da oltre mezzo secolo, come detto, migliaia di persone si riversano nel borgo teramano per assaporare un alimento dal sapore inconfondibile. «Parliamo di un prosciutto a filiera completa», prosegue Filippini, «vale a dire che seguiamo tutto il suo percorso dall’allevamento alla consumazione finale durante i giorni della sagra». Ricavato dalla coscia di suino maturo, viene preparato secondo le regole della migliore tradizione. È stagionato accuratamente in condizioni ambientali favorevoli ed asciugato dall’aria proveniente dal Gran Sasso. La sua carne, scelta con cura fra quelle dei migliori suini, è di colore rosso vivo, leggermente salato e gustoso. «La stagionatura è il suo punto di forza, diversa ad altri prosciutti prodotti in altre zone d’Italia. Infatti, la procedura per prepararlo supera i venti mesi, fornendo al consumatore un prodotto di assoluta qualità».
Sebbene il prosciutto crudo la faccia da padrone, la Pro Loco ha elaborato un menù che possa racchiudere le esigenze alimentari di tutti. «Serviamo il prosciutto accanto anche ad una selezione di salumi e formaggi, senza dimenticare piatti più estivi come frittelle e melone o elaborazioni che possano essere consumate anche dai clienti vegetariani e vegani». Su quale sia un punto di forza che valorizza questa sagra, Filippini commenta: «Negli anni abbiamo notato che tanti turisti abbiano apprezzato la cura e la gentilezza dei nostri volontari. Credo che questa sagra esprima al meglio lo spirito dell’entroterra teramano, esplicitando al meglio ciò che si dice degli abruzzesi ovvero “forti e gentili”. Il prosciutto è un prodotto semplice, popolare al punto che questa sagra nacque in contemporanea con il 56ª Festival dell’Organetto Abruzzese Ddù Botte».
Infatti, venerdì pomeriggio dalle 15 partiranno le audizioni per partecipare alla rassegna musicale dedicata agli organetti, richiamando artisti da tutta la regione e non solo. «Al momento si sono segnati oltre sessanta musicisti che venerdì sera, a partire dalle 19.45 circa, si sfideranno a colpi di organetto». Attraverso il voto della giuria verranno assegnati al concorrente più giovane la targa “Maestro Aristide” in ricordo del Cavalier Aristide Di Filippo, mentre una coppa ricordo al concorrente più longevo, quello che proviene da più lontano e al miglior classificato del Comune di Basciano. Sarà l’occasione anche per assegnare il Premio Giuseppe D’Antonio, alla memoria del maestro Rocco Fortunato, oltre a diversi riconoscimenti speciali, prima di assistere alla finale delle sei categorie previste che accompagneranno i partecipanti fino a tarda notte quando partirà l’animazione dei dj Marini e Ferrara.
In generale, in ogni serata la sagra sarà accompagnata da spettacoli di gruppi o solisti in concerto, a partire dai Tequila e Montepulciano Band domani sera, il concerto della tribute band degli 883-Max Pezzali giovedì, prima di chiudere sabato con I Musici e domenica con i Pensieri Positivi, una cover di Jovanotti. «Nelle passate edizioni abbiamo registrato numeri importanti ogni sera», spiega l’organizzatrice. «In media, abbiamo sempre superato le 4000 presenze nei vari appuntamenti quotidiani, con gli stand aperti dalle 18.30 fino all’1.30.
Sicuramente la musica attira tanto, diversificando nei vari generi che possano piacere ad una fetta più ampia possibile di pubblico». Spazio dedicato anche alla cultura, nel giorno inaugurale. «Domani pomeriggio apriremo la sagra con un ospite d’eccezione, Giovanni Paolone che presenta il suo libro Il silenzio della neve che cade e, a seguire, i presenti potranno assistere allo spettacolo folkloristico Laccio D’Amore. Tutto questo avverrà nella cornice di piazza Vittorio Emanuele appena restaurata ed inaugurata proprio per l’occasione, con tanto di un convegno istituzionale su quest’importante lavoro pubblico».
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