Alba Adriatica, bimba in rianimazione dopo un tuffo nel mare premiato con la Bandiera blu

Grave a 2 anni: prima finisce in rianimazione, poi nel reparto di neuropsichiatria infantile di Ancona per gastroenterite. Il padre presenta esposto all’Arta, torna l’allarme ad Alba

ALBA ADRIATICA. La vacanza di una famiglia ad Alba Adriatica si trasforma in un incubo in giro per ospedali, fino ad arrivare al Salesi di Ancona. Una piccola di due anni è stata ricoverata prima in rianimazione, poi nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico marchigiano. La diagnosi è ormai certa: la bambina è stata colpita dal rotavirus. Quest’ultimo è la principale causa di gastroenterite nell'infanzia e si trasmette col contatto delle mani o con acqua e oggetti contaminati con materiale fecale.

Il padre, un ingegnere originario di Alba ma da tempo trapiantato a Bologna, ha presentato un esposto all’Arta prima di correre al capezzale della piccola insieme alla moglie. L’ingegnere, P.N., scrive all’Arta che in acqua ha notato la «presenza di elementi fecali, acqua torbida ed oleosa» e anche che «i miei due figli, dopo il bagno hanno lamentato prurito, che cessa dopo una prolungata doccia, ma nella piccola di anni 2 ha lasciato una eruzione cutanea». P.N. nell’esposto racconta anche che il 15 giugno, alle 6 del mattino ha fatto «una passeggiata fino alla foce del fiume in direzione nord verificando un flusso consistente di colore marrone scuro con una particolare caratteristica oleosa». Nell’esposto l’ingegnere chiede che vengano attivati i controlli «per evitare spiacevoli e dannose conseguenze, come in passato».

La situazione poi precipita. La piccola di 2 anni ha inizia a vomitare e domenica 23 i genitori la portano al pronto soccorso di Sant’Omero. Qui le prescrivono sali minerali e fermenti lattici. La situazione peggiora la mattina successiva, la bimba non beve più ed è come assopita, e così la mamma la porta all’ospedale di Atri. «Qui, appena varcata la soglia, diventa blu e viene presa da convulsioni», racconta la madre, molto turbata nel raccontare tutta la storia, «per cui viene subito ricoverata». «Aveva i vasi collassati, ci hanno messo un’ora e mezza per prendere la vena», aggiunge il padre, «e farle la flebo». Ma le condizioni peggiorano e lunedì sera la piccola viene trasferita al Salesi: qui la sedano e la ricoverano in rianimazione. Ma poi, per evitare che contagiasse gli altri bambini nello stesso reparto l’hanno trasferita nel reparto di neuropsichiatria infantile. E’ ancora sedata, ma i medici, che confermano la diagnosi di rotavirus, hanno rassicurato i genitori. «L’ansia per le sorti della mia piccola è terribile, spero che tutto questo non le porti degli strascichi» si augura la madre. «Sono riuscito dopo vari tentativi a parlare con il sindaco di Alba, che m i ha assicurato che farà fare delle verifiche. Ma sto vagliando con i miei legali di fare una denuncia alla procura. Ci sono altri bambini colpiti dal virus, li ho visti al pronto soccorso, non si può accettarlo supinamente», annuncia P.N. La situazione ricorda quanto accaduto nell’agosto 2010: la procura di Teramo aprì un’inchiesta sui casi dei bambini colpiti da gastroenterite dopo l'inquinamento delle acque del Vibrata e del tratto di mare antistante la foce. Sul tavolo del pm Laura Colica, c’erano ben 40 denunce di genitori di bambini che avevano fatto il bagno ad Alba e Martinsicuro, poi ricoverati in ospedale.

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