Teramo

Alpinista disperso in Nepal: gli sherpa interrompono le ricerche di Marco

10 Novembre 2025

Rischio di nuove valanghe, neve sempre più compatta e stanchezza: ecco perché gli sherpa sono stati costretti a rinunciare nel portare avanti le ricerche dei tre alpinisti italiani, tra cui il teramano Marco Di Marcello, dispersi in Nepal

TERAMO. Sono da considerarsi concluse, senza che i corpi siano stati individuati, le ricerche in Nepal dei tre alpinisti della spedizione Dolma Khang 2025 ancora dispersi, tra i quali i due italiani Marco Di Marcello e Markus Kirchler, a una settimana dalla valanga che li ha travolti nella valle dei Rolwaling. Rischio di nuove valanghe, neve sempre più compatta e stanchezza hanno costretto gli sherpa, guidati dal capo della spedizione decimata dall'incidente, Tenjing Phurba, a rinunciare. Lo riferisce Davide Peluzzi, l'himalaysta teramano che in quella vallata è stato tra gli artefici della costruzione della ferrata più alta al mondo. 

Peluzzi in questi giorni è stato in costante contatto da un lato con il capo sherpa dall'altro con la famiglia d'origine di Di Marcello, che vive a Castellalto, in provincia di Teramo, e con la moglie Marzia, che vive in Canada. "Purtroppo i diversi tentativi portati avanti dalla popolazione locale - dice Peluzzi - sono stati vanificati dal perdurare del rischio molto alto di nuove valanghe, dalla quantità e qualità della neve, sempre più compatta e insuperabile, ma anche dalla stanchezza: queste squadre sono state impegnate senza sosta da una settimana nel disperato tentativo di salvare i compagni di spedizione; ma la dinamica stessa dell'incidente e l'enorme valanga che ha sorpreso gli alpinisti e amici mentre erano sul pendio, quasi in vetta, trascinandoli oltre 300 metri più sotto, già faceva temere per la loro vita".