la festa

Alvaro Vitali al Carnevale Morto di Montorio

Il "Pierino" più amato della commedia italiana ospite e padrino dell'antica tradizione tutta montoriese, nata sul finire degli anni Venti

MONTORIO. Con il carro funebre preceduto dalle maschere in cartapesta si è aperto il Carnevale morto, un'antica tradizione tutta montoriese nata sul finire degli anni venti per opera di un gruppo di giovani insofferenti al fascismo che si rinnova ogni anno il mercoledì delle Ceneri. Un'edizione inedita e rivisitata, annunciata da veri e propri manifesti funebri, ha visto in scena il povero compianto Carnevale, interpretato da Serafino Di Donatantonio, che dopo quarant’anni torna sulla scena a fare il “morto”, in una bara vera e propria.

Montorio, Alvaro Vitali al Carnevale morto
Il "Pierino" più amato della commedia italiana, l'attore Alvaro Vitali, ospite e padrino del Carnevale Morto di Montorio al Vomano (Teramo), la tradizionale festa che chiude i festeggiamenti carnascialeschi. Tante le persone accorse da tutto Abruzzo per assistere al tradizionale spettacolo. (video di Luciano Adriani)http://bit.ly/1QXQMOx

Accanto la presenza della vedova del Carnevale Luigi Falconi, del “compare” Luigi Marietti, del medico della mutua Peppino Restauri e della monaca di Ponza (Tino Di Gennaro) che aspetta il suo secondo figlio. E la grande novità di questa edizione 2016 è stata la presenza del comico Alvaro Vitali che si è scatenato sul palco nei panni del suo storico Pierino con tanto di cappello azzurro con pon pon rosso più volte immortalato nei tanti film interpretati dall’attore. Con lui anche la moglie, la cantautrice Stefania Corona, che è stata la sua spalla nelle tante improvvisazioni che l’attore ha regalato alla platea montoriese.

Allo scoccare delle ore 20, la camera ardente allestita nel vecchio mattatoio di via dei Mulini è stata aperta alle maschere. Il feretro, poi, è stato posizionato nella piazzetta di via dei Mulini, dove dopo essere stato ripetutamente incensato dal sacrestano Roberto Ferreo, è partito alla volta di piazza Orsini, accompagnato dall'allegra musica della Banda di Montorio, nelle passate edizioni intervallata dalle “diasille" (litanie scherzose) condotte dall'arciprete Vincenzo Macedone (direttore artistico della manifestazione). Ad attirare la curiosità degli spettatori un finto cineoperatore della “Raia” di Montorio con tanto di graticola al posto dell’antenna interpretato da Peppino Di Saverio.

Sul palco allestito in una piazza gremita si è tenuto l’ultimo saluto al defunto Carnevale tra battute, risate e improvvisazioni a cui hanno partecipato anche Vitali e signora. A tenere banco l’interpretazione della vedova divisa tra le lacrime per il congiunto e la necessità di partire subito con tanto di valigia alla mano. La bara col povero Serafino è poi tornata alla volta di via dei Mulini dove il Carnevale tra castagnole, vin brulè e fuochi pirotecnici è resuscitato. In piazza ad assistere alla ormai tradizionale manifestazione c’erano circa duemila persone.

Catia Di Luigi

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