Il Festival dell’Appennino: «strumento di riparazione economica e sociale» per i territori colpiti dal sisma del 2016

Il festival è iniziato il 14 giugno a Castelli con l’escursione al Fondo della Salsa, lungo la parete rocciosa ai piedi del Monte Camicia, per poi proseguire nel borgo noto per le sue botteghe artigiane di ceramica. In serata, spazio alla musica con il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello
CASTELLI. «Questa manifestazione rappresenta una bella occasione di socialità e una vetrina attraverso la quale far conoscere luoghi unici, spesso lontani dalle grandi rotte turistiche, a un pubblico sempre più ampio». Così il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli, ha commentato l’approdo, sabato 14 giugno, del Festival dell’Appennino a Castelli. «Con iniziative come questa», ha aggiunto, «vogliamo promuovere la rigenerazione economica e sociale dell’Appennino centrale per creare quelle condizioni di sviluppo sostenibile che sostengono la rinascita delle nostre comunità e, al contempo, contrastano il fenomeno dello spopolamento in atto da lungo tempo». L’evento ha inaugurato gli appuntamenti previsti nel Teramano: dopo Castelli, il Festival si sposterà il 20 luglio a Rocca Santa Maria, con il concerto dei Lupi della Majella, e il 6 settembre a Fano Adriano con l’esibizione di Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana.
A Castelli, la giornata è iniziata con l’escursione al Fondo della Salsa, lungo la parete rocciosa ai piedi del Monte Camicia, per poi proseguire nel borgo noto per le sue botteghe artigiane di ceramica. In serata, spazio alla musica con il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello, che ha proposto una reinterpretazione originale della tradizione musicale abruzzese. Ideatore e autore delle rielaborazioni è Danilo Di Paolonicola, fisarmonicista e organettista di origine teramana. Il Festival dell’Appennino prevede quest’anno ventisette appuntamenti, dal 4 maggio al 12 ottobre, in ventotto comuni delle quattro regioni dell’Appennino centrale colpite dal sisma. In sintesi sei mesi di esperienze autentiche: passeggiate in borghi e nella natura rigogliosa, spettacoli di qualità e un forte impegno nel sostenere la rinascita delle comunità appenniniche. La manifestazione è promossa dal commissario straordinario sisma 2016 e dal Bim Tronto, in collaborazione con i Bim Vomano-Tordino Teramo, Nera-Velino Cascia e Nera-Velino Rieti.
Una manifestazione, come ha sottolineato il commissario Castelli, che è strumento di «riparazione economica e sociale» per i territori colpiti dal sisma del 2016, portata in «luoghi di grande bellezza e tradizione, che hanno voglia di tornare a crescere, nel segno dello sviluppo sostenibile, e di farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio», nel segno della valorizzazione della cultura, della storia, dell’arte, della natura, della cucina. Anche con lo scopo di promuovere la rigenerazione economica e sociale dell’Appennino centrale e contrastare lo spopolamento. Il palinsesto offre un mix di sedici concerti, sette spettacoli teatrali e sei performance di circo contemporaneo. In cartellone grandi nomi come i cantanti e musicisti Eugenio Finardi, Luca Barbarossa, Saturnino, Ambrogio Sparagna, Giorgio Conte, gli attori Moni Ovadia e Davide Riondino, il poeta e scrittore Davide Rondoni e il gruppo teatrale di strada La Compagnia dei Folli. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione online tramite il sito ufficiale www.festivaldellappennino.it.
I prossimi appuntamenti sono il 22 giugno a Cupra Marittima (Ap) & Accumoli (Ri), con l’evento “Dall’alba al tramonto”: concerto all’alba con Frida Neri, escursione e concerto al tramonto con Eugenio Finardi. Il 20 luglio ad Amatrice (Ri): concerto di Luca Barbarossa. Il 6 luglio ad Arquata del Tronto (Ap): spettacolo di circo contemporaneo. Il 3 agosto a Cascia (Pg): “Canti della tradizione ebraica” con Moni Ovadia. Il 24 agosto a Leonessa (Ri): spettacolo di David Riondino. Il 7 settembre si torna in Abruzzo, precisamente a Campli (Te), con la degustazione di prodotti enogastronomici abruzzesi. Il 21 settembre a Visso (Mc): concerto di Eugenio Finardi. Il gran finale è previsto all’Aquila il 12 ottobre, con il concerto di Ambrogio Sparagna e dell’Orchestra Popolare Italiana.