Amianto, scoperta la super discarica

Via Cavoni: eternit accanto a una montagna di buste con i rifiuti, così gli incivili danno uno schiaffo alla natura

GIULIANOVA. Un affronto alla natura ed al senso civico, più che una discarica abusiva, è quello che si palesa di fronte agli occhi di chi si trovasse a passare in via Cavoni, la strada che, dal santuario della Madonna dello Splendore, conduce a Marina di Mosciano. Non è la prima volta che il Centro effettua una segnalazione riguardante il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in zona ma, da un po' di giorni, la situazione nella via è divenuta allarmante, anche in virtù della grande quantità di lastre di eternit che vi sono state depositate.

Gli autori del gesto sono di certo i soliti cittadini maleducati, i criminali ambientali che non hanno rispetto dei luoghi pubblici, figuriamoci delle leggi, a partire dalle norme comportamentali che regolano la raccolta differenziata porta a porta. Oltre all'amianto, ci sono cumuli di buste di immondizia, mobili, televisori, materiali edilizi, contenitori in legno e plastica, e persino tubature e il rivestimento di un lampione. La discarica si trova in prossimità di una curva, dove è situato anche un canale d'acqua (invaso anch'esso dalle buste) e vicino ai campi coltivati. Il posto è quello solito, dove la strada presenta un piccolo slargo e dove i vandali ambientali non hanno ritegno ad accumulare ingenti quantitativi di immondizia.

Nonostante i rifiuti siano presenti nell'area da diversi giorni, i soliti ignoti non hanno avuto il minimo scrupolo, fino a ieri, ad aggiungere ancora altre buste di immondizia e altri materiali che andrebbero conferiti in tutt'altro modo. Evidentemente qualcuno potrebbe pensare che, siccome già molti rifiuti sono presenti sul posto, sia lecito aggiungerne altri. Oltre che un colpo al decoro e al rispetto della città, tale fenomeno è preoccupante per l'alto numero di lastre contenenti amianto abbandonate: il fenomeno è purtroppo molto diffuso a Giulianova dove, cittadini che hanno necessità di demolire o ristrutturare vecchie costruzioni contenenti eternit, non si servono di aziende specializzate nella bonifica dell'amianto, ma preferiscono sbarazzarsene gettando le lastre, molto dannose per la salute, in mezzo alla natura. Eppure il Comune ha messo anche a disposizione dei contributi per chi deve smaltire l'eternit. Tale consuetudine, poi, è dannosa anche per le casse comunali, dato che l'amministrazione si trova costretta a spese aggiuntive per rimuovere correttamente l'amianto abbandonato, così come già fatto alcuni mesi fa proprio in via Cavoni ed in altre zone della città. L'inciviltà degli abusivi si riscontra anche nella tipologia di alcuni rifiuti depositati nell'area: su una busta di plastica bianca è segnalato come il materiale conferito non sia conforme al tipo di contenitore, pertanto l'utente, invece di abbandonare la busta, avrebbe dovuto contattare l'Ecosportello, così come segnalato sull'avviso . Infine c'è chi, nella discarica, ha gettato anche il secchiello per la raccolta dell'umido.

Sandro Petrongolo

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