SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. Una giornata di sport rovinata da alcuni tifosi che a fine gara hanno assaltato un pulmino di supporter rivali nei pressi del parcheggio dello stadio. Momenti di tensione, qualche mezzo danneggiato ma, fortunatamente, nessun ferito. È quanto accaduto ieri pomeriggio al termine della decima giornata del campionato di Eccellenza tra Santegidiese e Lanciano, conclusasi per 2-1 a favore dei vibratiani padroni di casa. Nello stadio Franco Mirti-Nardinocchi erano presenti oltre 1000 spettatori con 200 tifosi ospiti: la gara è stata corretta in campo e non si sono registrati tensioni tra le due tifoserie.

Ma, a conclusione del match, ci sono stati dei disordini. Stando ad una prima ricostruzione, i tifosi del Lanciano sono stati fatti uscire dallo stadio per primi. Poco dopo, i cancelli si sono aperti per i sostenitori della Santegidiese. A quel punto, un gruppetto di facinorosi ha raggiunto un pulmino 9 posti con a bordo i lancianesi iniziando a colpire il mezzo con mazze e bastoni. Il lunotto posteriore del pulmino è andato in frantumi e in quel frangente altri tifosi del Lanciano, presenti su un secondo bus, si sono precipitati verso i compagni. I santegidiesi, tutti con il volto parzialmente coperto da sciarpe e cappucci delle felpe, si sono dati alla fuga.

Attimi concitati che hanno visto l’intervento delle forze dell’ordine a placare gli animi e a scongiurare ulteriori e più gravi scontri. Nessuno è rimasto ferito, solo un uomo avrebbe accusato un lieve malore causato dallo spavento. I carabinieri, tornata la calma, hanno scortato i mezzi dei tifosi ospiti verso l’autostrada. L’episodio sarà ora oggetto di accertamenti e di indagine: saranno acquisiti filmati e video di telecamere della zona per capire come siano andate esattamente le cose e rintracciare i responsabili dei disordini. Dietro l’angolo potrebbero esserci Daspo e denunce. Alcuni vibratiani hanno riferito di auto danneggiate dai lancianesi, ma tutto dovrà essere approfondito delle indagini che sono già scattate da parte dei carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica.

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