MALASANITà A GIULIANOVA

Attende 6 ore per una frattura Antelli a Chiodi: indagherò

GIULIANOVA. Il direttore sanitario della Asl Camillo Antelli risponde alla sollecitazione che l governatore Gianni Chiodi gli rivolge tramite Facebook e chiede una relazione in merito all'episodio...

GIULIANOVA. Il direttore sanitario della Asl Camillo Antelli risponde alla sollecitazione che l governatore Gianni Chiodi gli rivolge tramite Facebook e chiede una relazione in merito all'episodio di malasanità verificatosi a Giulianova. Una donna di 68 anni, cadendo in casa, subisce la rottura del radio e dell'ulna e, portata al "Maria Santissima dello Splendore", è costretta ad attendere 6 ore prima di poter tornare a casa: il figlio denuncia come la madre sia stata inoltre trattata con poca professionalità, infine critica il personale dell'ospedale giuliese per i tempi lunghi impiegati per fare un'ingessatura.

«Purtroppo... e non è questione di razionalizzazioni, tagli agli sprechi... alcune volte ti cadono veramente le braccia. Chiederò una relazione al direttore sanitario. Ma che modo è...», questa è la reazione stizzita di Chiodi di fronte a quanto riportato dalla stampa, così compare sul social network . Interpellato dal Centro, Antelli annuncia di aver approfondito quanto accaduto con il responsabile del pronto soccorso, la direttrice dell'ospedale ed il personale di ortopedia, ai quali ha chiesto una relazione sull'episodio. «E' importante ascoltare entrambe le campane per sapere come sono andati i fatti, per questo ho chiesto di essere informato dettagliatamente. A volte però», sottolinea Antelli, «capita di dover attendere a lungo, se la ferita non è da codice rosso, inoltre i tempi si saranno allungati per la momentanea mancanza dell'ortopedico e del radiologo».

«Quanto accaduto è dovuto ad una politica sanitaria miope e approssimativa che sta creando grossi disagi ai cittadini», sostiene il sindaco Francesco Mastromauro, che definisce Chiodi reo di «indignarsi per una malasanità che lui ha contributo a creare, solidarizzando con la signora di Alba Adriatica. Beh, siamo davvero al ridicolo: queste sono lacrime di coccodrillo». (s.p.)