Autovelox, al Tar vince il prefetto

12mila multe nulle, il Comune di Canzano deve risarcire chi ha pagato

TERAMO. Un altro punto a favore degli automobilisti multati, un altro punto contro il Comune di Canzano. Nella vicenda ormai quasi biennale dell'autovelox fisso delle 12mila multe interviene il Tar Abruzzo con un'ordinanza depositata lo scorso 27 maggio.

L'ordinanza respinge la richiesta di sospensiva che il Comune di Canzano aveva proposto per bloccare l'efficacia del provvedimento del prefetto del 18 settembre 2009. Con quel provvedimento - a seguito di accertamenti della Polstrada che avevano stabilito l'illegittimità, in quel punto, dell'attività di controllo remoto della velocità - la prefettura annullava tutti i verbali delle infrazioni rilevate dall'autovelox fisso dall'agosto 2008 al febbraio 2009.

Inoltre invitava l'amministrazione comunale a notificare l'annullamento a tutti gli automobilisti interessati e a rimborsare coloro i quali avessero nel frattempo pagato le sanzioni.  Il Comune di Canzano non ha mai ottemperato a quanto gli chiedeva il prefetto, scegliendo la via del contenzioso giudiziario e sostenendo, nel ricorso, che il decreto prefettizio era un abuso di potere.

Nell'ordinanza del Tar, invece, si legge: «Il provvedimento prefettizio appare adottato nella compresenza degli occorrenti presupposti, debitamente indicati in motivazione». È vero che nel merito - cioè sull'annullamento del decreto - il tribunale amministrativo deve ancora pronunciarsi, ma a questo punto la resistenza a oltranza del piccolo Comune appare basata su presupposti molto fragili. 

Circa due mesi fa il prefetto aveva inviato un proprio ispettore nel municipio di Canzano. Il vice prefetto Maurizio Ianieri, insieme a militari della guardia di finanza, aveva acquisito tutta la documentazione riguardante la vicenda autovelox, comprese le circa 300 notifiche fino allora arrivate in Comune delle sentenze dei giudici di pace, che stanno dando ragione in modo sistematico agli automobilisti che hanno fatto ricorso.

L'obiettivo era verificare la capacità dell'amministrazione di Canzano di onorare gli impegni economici dovuti all'annullamento delle multe. Allora il sindaco Francesco Di Marco aveva detto: «Prima di parlare di rimborsi, vediamo come va a finire il nostro ricorso al Tar».  E adesso, dopo la sospensiva negata? Michele Petrosino, il promotore del comitato dei multati, dichiara: «Auspico che ora la prefettura obblighi il Comune a risarcire chi ha pagato la multa, invito il sindaco a farlo spontaneamente. Rimborsi quanto incassato in modo illecito!».

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