Bandito in gioielleria, legata la titolare

Alba, colpo nel negozio di preziosi Rubini di viale della Vittoria: il rapinatore a volto scoperto entra con la pistola

ALBA ADRIATICA. Dopo una lunga escalation di furti nelle attività commerciali, ieri il salto di qualità criminale: rapina a mano armata nella storica gioielleria “Rubini” in viale della Vittoria, il corso di Alba Adriatica. Un bandito, dal perfetto accento italiano e con il viso scoperto, è entrato con una scusa nel negozio e ha puntato una pistola contro la titolare, per poi legarla e imbavagliarla. Presi dalla cassaforte quattro rotoli in velluto pieni zeppi di gioielli. Poi il rapinatore è fuggito a piedi e con il telefono della gioielliera, nel via vai frenetico del corso alle 11 del mattino.

«Ho avuto tanta paura, ma fortunatamente sono riuscita a rimanere calma ed ora posso raccontare la vicenda», dice Roberta Rubini, la titolare dell’attività, che ieri mattina era sola in negozio al momento della rapina. Ieri anche lei, come suo padre Cesare e suo nonno Quinto, che ha aperto cinquant’anni fa quella gioielleria, la prima di Alba Adriatica, ha vissuto la terrificante esperienza dei rapinatori che entrano armati. «Ma ora viale della Vittoria è abbandonato a se stesso: non ci sono controlli e viviamo nel terrore», commenta Roberta, ancora sotto shock per gli attimi di paura vissuti con una pistola puntata e poi per l’adrenalina necessaria a liberarsi da sola del nastro adesivo sui polsi e sulla bocca, per correre fuori e chiedere aiuto ai vicini.

Un commerciante come lei ha chiamato i carabinieri, mentre si riuniva lì intorno una folla sconvolta per l’accaduto. Quel ragazzo come tanti, che poi si è rivelato un bandito, infatti, prima del fatto stava guardando la vetrina alla ricerca, diceva, di un regalo per la fidanzata. Volto scoperto e solo un cappello a nascondere una parte del viso, per riuscire a farsi aprire le porte elettriche della gioielleria. Una volta dentro, ha atteso che la titolare si voltasse per estrarre una pistola, forse giocattolo, e minacciare la commerciante, per poi legarla e chiuderla nel bagno. Da lì ha arraffato quanto poteva dalla cassaforte ed è fuggito via. I carabinieri di Alba Adriatica, che indagano sulla vicenda, hanno anche le riprese della videosorveglianza della gioielleria, che dovrebbero mostrare il viso del rapinatore. Mentre è ancora in corso l’inventario dei gioielli rubati, necessario per capire la vera entità del bottino, sicuramente di diverse decine di migliaia di euro.

Poche ore prima della rapina, in un’attività commerciale a pochi metri dalla gioielleria Rubini, intanto, dei ladri hanno tentato il terzo furto in pochi giorni, questa volta senza successo. E’ l’ennesimo di una lunga serie ai danni dei commercianti albensi.

Luca Tomassoni

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