Biglietti Arpa introvabili i teramani restano a piedi

Beffa di Ferragosto: a decine non possono partire per il mare

TERAMO. Ferragosto con beffa per chi voleva andare al mare grazie alle corse extraurbane dei bus Arpa attive anche nei giorni festivi. In tanti, sia domenica che lunedì, sono infatti rimasti letteralmente a piedi dopo essere andati a caccia dei biglietti, che si sono rivelati introvabili per una deleteria combinazione di eventi: biglietteria chiusa, emettitrice automatica rotta ed esaurimento dei tagliandi nell'unico bar aperto che li vendeva.

Il problema della difficoltà di reperire i biglietti durante i giorni festivi era stato già denunciato sulle pagine del Centro dal segretario della Filt Cgil di Teramo, Aurelio Di Eugenio. Riguarda tutte le principali località della provincia ma si è fatto sentire particolarmente a Ferragosto a Teramo dove, soprattutto nella zona tra piazza Garibaldi e i Tigli, dove partono i bus, non c'era modo di acquistare i biglietti.

Nei due festivi consecutivi (domenica e lunedì) è infatti rimasta chiusa come al solito la biglietteria dell'Arpa che dà sulla piazza e, se non bastasse, era anche fuori uso la macchina automatica per l'emissione dei tagliandi di viaggio. L'unico punto in cui si potevano acquistare i biglietti era il bar Silverii, che è stato però preso d'assalto e ben presto ha esaurito le scorte. Secondo quanto riferito da alcuni lettori, a quel punto sarebbero stati gli autisti ad intimare ai viaggiatori di non salire sugli autobus se sprovvisti di biglietti.

«È la solita storia denunciata più volte», spiega Di Eugenio, «anche se gli autisti non sono autorizzati a controllare i titoli di viaggio. In ogni caso il paradosso è che chi sale a bordo senza biglietto rischia una multa di 40 euro solo per non aver avuto la possibilità, e non la volontà, di comprarlo». Secondo il sindacalista il problema starebbe nella situazione di «immobilismo aziendale» che vive l'Arpa. «Da tempo dicono che metteranno le emettitrici automatiche sugli autobus», continua, «ma le poche che ci sono sui bus nuovi non sono entrate nemmeno in funzione e le due fisse che sono a Teramo e Sant'Omero sono spesso rotte».

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