TERAMO

Bimbo nato senza occhi, i periti: «L’ecografia lo poteva scoprire»

I genitori hanno citato la Asl davanti al tribunale civile e da 4 anni attendono risposte. Il giudice ha disposto un ulteriore accertamento per la stima dei danni

TERAMO. Sanno che per loro niente sarà come prima. Da quando sono diventati genitori passano da un ospedale all’altro, da uno specialista all’altro: inseguono speranze per un futuro del loro bimbo nato senza occhi.

Lo hanno scoperto solo alla nascita avvenuta quattro anni fa all’ospedale di Sant’Omero perché nei nove mesi di gravidanza nessuno li ha informati e per questo hanno citato la Asl di Teramo. Ma i tempi lunghi dei tribunali non sono mai quelli della vita reale e solo dopo quattro anni, un procedimento passato da un giudice all’altro e una battaglia di perizie c’è un primo punto fermo. È quello che il nuovo collegio dei periti nominati dal giudice ha messo nero su bianco scrivendo: «L’assenza del bulbo oculare si sarebbe potuto evidenziare in ciascuna delle ecografie svolte a partire dalla 14esima settimana di gestazione».

Una risposta chiara a uno dei quesiti posti dal giudice, ovvero: «Se la malformazione del feto poteva essere scoperta in epoca antecedente al parto con l’uso della dovuta diligenza, prudenza e perizia e al di là delle linee guida (che, come noto, non esauriscono l’ambito della colpa medica) nonchè a decorrere da quale momento della gravidanza e da quale ecografia essa poteva essere scoperta». Dopo questa nuova perizia il giudice ne ha disposto un’altra chiedendo ai ctu (i consulenti tecnici d’ufficio) di procedere alla stima dei danni alla salute e morali subiti dai genitori.

«La nuova perizia stabilisce un passaggio fondamentale», dice l’avvocato Sigmar Frattarelli che assiste i genitori, «perché implica l’accertamento della responsabilità dei sanitari della Asl i quali non si sono avveduti della malformazione mentre essa era invece tecnicamente e oggettivamente visibile e riscontrabile già a decorrere dalla 14esima settimana. Ci sono voluti quasi quattro anni di causa e plurime perizie per giungere ad accertare il punto fondamentale della vicenda, ovvero che l'assenza degli occhi avrebbe potuto essere rilevata qualora l'ecografia fosse stata eseguita con la dovuta attenzione e diligenza e conformandosi alle indicazioni e alle raccomandazioni delle linee guida internazionali. Non si tratta ovviamente ancora di una sentenza ma di un passo certamente fondamentale e spetterà ora al giudice svolgere le proprie valutazioni sui profili di responsabilità ascrivibili all'azienda sanitaria. I due genitori, pur in sofferenza per l'accaduto, adorano il proprio piccolo ma ciò non toglie che essi pretendono che se vi sono stati errori e comportamenti negligenti essi vengano accertati e riconosciuti ».