Bolletta pazza per la casa al mare

«Non ho i termosifoni, l'Eni gas vuole 468 euro»

TERAMO. Avere una casa al mare senza nemmeno i termosifoni e vedersi arrivare una bolletta del gas dall'Eni da 462 euro non è cosa da tutti i giorni. Ormai il tira e molla con l'Eni dura da quasi tre mesi ma Guido Di Vico non ne viene a capo.

«Io nell'autolettura per il periodo giugno-ottobre ho segnalato 22 metri cubi, ma ci hanno messo l'1 davanti, per cui secondo loro il mio contatore segnava 10022 e il consumo era di 674 metri cubi», spiega il cliente dell'Eni gas, un teramano che ha una casa ad Alba Adriatica, «mi sono rifiutato di pagare, temo che poi me li facciano recuperare con i consumi successivi e non basteranno anni e anni per arrivare a quella cifra».

Così l'utente ha cominciato a telefonare al numero verde dell'Eni gas per segnalare il problema. «Nelle telefonate riconoscono l'errore, ma poi arriva un bollettino in cui si sommano i 468 euro non pagati della bolletta pazza arrivata a novembre con i nuovi consumi, per peraltro avevo già saldato a parte. E' il terzo bollettino che arriva in due mesi, sembra quasi una persecuzione. E' una situazione molto seccante, devo continuamente andare in banca a controllare, visto che ho l'addebito sul conto e per la bolletta pazza ho dovuto fare uno storno. Fa rimanere allibiti l'imprecisione degli addetti, che da una parte riconoscono l'errore ma dall'altra continuano a pretendere i 462 euro».

Eppure Di Vico non si è affidato solo alle parole, ma ha inviato un fax all'Eni gas in cui spiega la situazione. Se la bolletta pazza continuerà ad arrivare, pensa di rivolgersi per consulenza a un'associazione dei consumatori. (a.f.)

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