Cade da un albero, operato al cervello

Atri, uomo trasportato in eliambulanza all’ospedale di Teramo con una frattura infossata al cranio: è in rianimazione

ATRI. I primi a soccorrerlo sono stati i familiari: sono stati loro ad intervenire in giardino dove L.C., 48 anni di Atri, stava facendo dei lavori di potatura. E molto probabilmente proprio nel fare una di queste operazioni è caduto battendo violentemente la testa, oppure gli è crollato un ramo addosso. E’ successo nella tarda mattina di ieri alla periferia di Atri. L’uomo è stato portato in ospedale in automobile, direttamente dai familiari e una volta in ospedale i medici del pronto soccorso non hanno potuto far altro che constatare la gravità delle sue condizioni e della necessità di un intervento specialistico. Per questo l’uomo è stato trasportato in eliambulanza al Mazzini di Teramo - in cui c’è un reparto di neurochirurgia, diretto da Danilo Lucantoni - dove è arrivato intorno alle 14.

Nel frattempo, trattandosi di infortunio sul lavoro, dal pronto soccorso del “San Liberatore” è partita la segnalazione ai carabinieri che hanno avvito le indagini per fare chiarezza sulla dinamica dell’episodio. A questo proposito sono stati ascoltati alcuni familiari che hanno confermato il fatto che l’uomo stesse facendo dei lavori nel suo giardino e che sia caduto (non si sa bene se da una scala o da una pianta) mentre era impegnato nella potatura di alcuni rami oppure che gli sia caduto un grosso ramo direttamente in testa. Si tratta naturalmente di una ricostruzione dell’accaduto, visto che nessuno di loro era presente al momento del fatto.

Intanto L.C. è arrivato, in pochi minuti di volo, al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo, era cosciente. L’uomo è stato portato quasi subito in sala operatoria: aveva una grave frattura infossata cranica parietale.

I neurochirurghi Giovanni Stati e Corrado Lucantoni gli hanno praticato una craniectomia decompressiva, cioè in pratica hanno tolto l’osso fratturato che aveva peraltro causato una contusione emorragica.

Il complesso intervento chirurgico è durato più di tre ore, dopo il paziente atriano è stato ricoverato in rianimazione, sempre al Mazzini. Per il momento il paziente è sedato, ovviamente in prognosi riservata. Le sue condizioni appaiono abbastanza soddisfacenti. Oggi, a seconda del decorso post-operatorio, i rianimatori decideranno se tentare di svegliare il 48enne o se prolungare la sedazione.

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