Nicolino Mercurii alza la coppa della 46^ Sagra della Porchetta Italica (foto Luciano Adriani)

Campli, Nicolino Mercurii fa il tris: è lui il Re della porchetta

Per il terzo anno consecutivo, la 46^ sagra della Porchetta Italica conferma il produttore di Colledara come il preferito dai buongustai. Premiati anche Fagioli, Venditti e Bosica

CAMPLI. Non c'è due senza tre, e così ieri sera, martedì 22 agosto, alla 46^ Sagra della Porchetta Italica di Campli (Teramo) per il terzo anno consecutivo in Piazza Vittorio Emanuele II è stato incoronato "Re della Porchetta" Nicolino Mercurii di Colledara (Teramo), seguito da Massimo Fagioli di Campli e Raffaele Venditti di Luco dei Marsi (L'Aquila). Il premio speciale della giuria è andato a pari merito a Luciano Bosica di Teramo e Massimo Fagioli, che hanno ricevuto in premio il “Sigillo del Guerriero”, originale creazione Formeoro del maestro d’arte in metalli e oreficeria Massimo D’Amario, dedicata al territorio camplese. L'afflusso di migliaia di persone ha confermato che, insieme all'arrosticino, la porchetta rappresenta il cibo più amato dagli abruzzesi e dai cultori del cibo di strada.

Fagioli, Mercurii, Venditti e Bosica, i quattro produttori premiati (foto Luciano Adriani)

"Grazie alla grande partecipazione", recita il comunicato della Pro loco di Campli, organizzatrice con il Comune della manifestazione, "nonostante tutte le altre sagre della provincia mostrano momenti di crisi, 120.000 persone hanno riconfermato Campli come la più amata dal pubblico. Un altro dato che dimostra quanto questo evento sia oramai affermato e diffuso è la forte affluenza da zone anche lontane dal comprensorio teramano, ne è la conferma il forte richiamo anche dalle zone di Pescara, Chieti e dalla regione Marche, con maggiore accento dalle provincie di Ascoli Piceno e Macerata". Valore aggiunto alla manifestazione è stata la presentazione di un libro ogni sera e l'intitolazione dell'ufficio turistico al compianto Giammario Sgattoni, nel decennale della sua scomparsa.

Il panino con la porchetta, il cibo di strada che insieme all'arrosticino identifica l'Abruzzo (foto Luciano Adriani)