Campo Patrizi inadeguato i bimbi giocano nel fango

4 Maggio 2014

ROSETO. Alla prima occasione importante il campo Patrizi ha messo in mostra tutte le sue pecche collegate al cattivo drenaggio del terreno di gioco. Così le piogge di questi giorni hanno...

ROSETO. Alla prima occasione importante il campo Patrizi ha messo in mostra tutte le sue pecche collegate al cattivo drenaggio del terreno di gioco. Così le piogge di questi giorni hanno parzialmente rovinato la festa alle centinaia di calciatori in erba impegnati nel torneo Spiagge d’Abruzzo Cup. Mentre sugli altri impianti (Morro d’Oro, Poggio degli ulivi, Fonte dell’Olmo) le partite si sono disputate regolarmente nonostante la pioggia, le formazioni impegnate al Patrizi hanno dovuto fare i conti con un terreno pesantissimo già dopo il primo acquazzone, che ha cancellato in pochi minuti il verde del manto erboso, trasformandolo in una palude fangosa. Problemi anche all’esterno dello stesso impianto, visto che la zona è da anni alle prese con gravi problemi di smaltimento delle acque piovane. Tra le strade più colpite c’è proprio via Mazzola, dove c’è l’ingresso del Patrizi, davanti al cui cancello si è formata una grossa pozzanghera che ha creato non pochi problemi alle squadre che dovevano entrare nell’impianto per giocare le partite. Gli addetti della società organizzatrice si sono dovuti rimboccare le maniche per cercare di far defluire l’acqua piovana, anche aprendo manualmente i tombini per accelerarne il decorso. «Il problema è legato alle pendenze», spiega l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari, prontamente intervenuto al Patrizi, «pertanto dovranno essere effettuati interventi di una certa importanza per eliminare i disagi in maniera definitiva». Intanto, per gli organizzatori del torneo resta il rammarico di non essere riusciti a far disputare le partite al Patrizi su un terreno di gioco in buone condizioni, nonostante gli sforzi per rendere il manto erboso al megli. In questo caso la soluzione è ripristinare il corretto drenaggio del terreno di gioco, un problema non di poco conto, visto che proprio sulla questione è in atto un contenzioso tra il Comune, la società che gestisce l’impianto e la ditta che ha effettuato i lavori. Probabilmente l’ultima parola spetterà al tribunale.

Federico Centola

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