Civitella inaugura la mostra dei cannoni

In città riapre la sala San Carlo. In 700 corrono sul lungofiume per l'Unità d'Italia

TERAMO. A Civitella in mostra le armi usate durante l'assedio della fortezza, centinaia di podisti a Teramo al parco fluviale per la gara che celebra l'Unità d'Italia e poi celebrazioni ufficiali, alzabandiera e festeggiamenti in tutti i comuni della provincia. È stata una giornata ricca di eventi e di festa nazionale con scuole e uffici pubblici chiusi. Ieri la "notte del tricolore" ha animato la serata dei teramani che in tanti si sono ritrovati nella rinnovata sala San Carlo del museo archeologico per brindare insieme. Stamattina in piazza Martiri i rappresentanti istituzionali hanno presenziato alla cerimonia dell'alzabandiera e all'esecuzione dell'inno suonato dalla fanfara dei bersaglieri.

CIVITELLA.
La mostra di armi "Civitella 1861. Ultimo atto per l'Unità d'Italia. Le armi nella scena dell'assedio" sarà presentata oggi pomeriggio alle 16 in fortezza. La mostra è stata curata Piergiorgio Tiscar e Natale Cicconi, con allestimento dell'architetto Hector Jacinto Cavone Felicioni. In esposizione ci sono artiglierie ed armi individuali da fuoco e bianche provenienti da importanti collezioni.

PODISMO.
A festeggiare correndo sono stati invece i partecipanti alla prima edizione della manifestazione podistica regionale "Corri nel Parco" organizzata dalla società Cantera Gran Sasso Teramo. Più di settecento si sono sfidati nal Parco fluviale del Vezzola.

ARCO E POLEMICA.
In città i negozi oggi hanno tenuto le serrande abbassate in base all'ordinanza del sindaco Maurizio Brucchi. Una decisione che ha suscitato polemiche da parte di molti commercianti e associazioni. Un trattamento definito "eccessivo" dall'associazione di consumatori Arco e anche "discriminatorio perché una parte delle attività di commercio del capoluogo, come i bar, potrà comunque, per legge, restare aperta".

CAMPLI.
Nella città farnese l'appuntamento con i festeggiamenti è stato alle 16 in piazza Vittorio Emanuele II con lettura di poesie, dialoghi, racconti di episodi storici e con l'esecuzione di canti patriottici e risorgimentali.

CROGNALETO.
Appuntamento mattutino invece a Crognaleto dove l'amministrazione comunale si è ritrovata davanti al monumento dei caduti di Nerito per la cerimonia dell'alzabandiera.

LA FRATELLANZA.
La Fratellanza artigiana di Teramo ha festeggiato invece con un aperitivo tricolore alle ore 12 alla presenza di autorità e cittadini e ha inaugurato la mostra dedicata al 150º anniversario dell'Unità, occasione per festeggiare anche il 150º anno di fondazione dell'associazione.

LA SALA SAN CARLO. E' tornata ad ospitare eventi culturali dopo due anni di chiusura la sala San Carlo in via Delfico grazie al restauro finanziato dalla fondazione Tercas con 110mila euro. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Cargini. «Recuperiamo uno spazio importante», ha detto ieri il sindaco Maurizio Brucchi, «è il fulcro culturale della città». Insieme al restauro della sala il primo cittadino ha presentato la pubblicazione della diretttrice dei civici musei Paola Di Felice dedicata all'aula consiliare del mucipio, anche questa rimessa a nuovo dopo il sisma. «Il prossimo impegno», annuncia Brucchi, «sarà la riqualificazione dell'archivio storico del Comune».

L'UNIVERSITA'.
Un concerto di musica classica nel quale sono state eseguite le opere dei grandi autori italiani. E' in questo modo che, ieri mattina, l'università di Teramo ha voluto dare il suo contributo alle celebrazioni in onore del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. Le note di compositori come Pietro Mascagni, Gioacchino Rossini, Nino Rota e l'immancabile Giuseppe Verdi hanno riecheggiato nella sala conferenze di coste sant'Agostino catturando tutti gli studenti presenti. Ad eseguirle i ragazzi dell'Orchestra giovanile dei corsi di alta formazione musicale. Un'esecuzione che è giunta al termine dell'incontro dal titolo "I giovani ed il lavoro". Durante il dibattito, presenziato dal rettore Rita Tranquilli Leali e dal preside della facoltà di scienze della comunicazione Luciano D'Amico, si è discusso delle prospettive future dei giovani che sempre più difficilmente riescono ad entrare nel mondo del lavoro.

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