L'arrivo di Conte a Teramo (foto di Luciano Adriani)

NUOVA VISITA DEL PREMIER

Conte fa il bis, oggi è a Teramo 

Accolto l’invito del vescovo: chiude insieme al ministro Manfredi il terzo Forum internazionale del Gran Sasso

TERAMO. La visita del premier Giuseppe Conte a Teramo nel giugno dell’anno scorso era già parsa un evento storico, ma il vescovo Lorenzo Leuzzi è riuscito nell’impresa di ottenere il bis: Conte oggi è di nuovo all’università teramana per chiudere il terzo Forum internazionale del Gran Sasso, organizzato dalla diocesi di Teramo-Atri sul tema “Investire per costruire”. La nuova presenza del presidente del Consiglio, che nel 2019 era venuto a chiudere la seconda edizione del Forum, si pone in evidente continuità con la precedente.
L’EVENTO. Il Forum prende il via con la cerimonia inaugurale, dalle 16, nell'aula magna "Benedetto Croce" dell'Università, in una tre giorni densa di appuntamenti che vede la partecipazione di numerose realtà accademiche e scientifiche italiane e straniere, chiamate a elaborare prospettive di progettualità sociale per un mondo messo a dura prova dalla pandemia.

L'evento vede anche l'intervento del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. Al Forum – promosso dalla diocesi in collaborazione con Università di Teramo, Comitato di coordinamento regionale universitario dell’Abruzzo, ministeri dell’Università e degli Affari esteri, Commissione europea e Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali – partecipano 270 relatori provenienti da Italia, Francia, Croazia, Gran Bretagna, Messico e altri Paesi. Nel polo didattico "Silvio Spaventa", si svolgono 16 sessioni di lavoro parallele che interesseranno diverse aree disciplinari, spaziando dalla filosofia alla tutela ambientale. C'è anche un'area dedicata ai rettori africani con un seminario universitario internazionale dal titolo “Investire nei giovani per un partenariato euro-africano a un anno dalla conferenza dei rettori delle Università africane”.
LEUZZI. «Il terzo Forum internazionale del Gran Sasso si pone in continuità con quelli precedenti», spiega il vescovo Leuzzi, «innanzitutto per la modalità della preparazione: la collaborazione tra le diverse esperienze universitarie e i centri di ricerca, non solo della provincia di Teramo, a cominciare dall’Università, ma dell’Abruzzo e d’Italia. Il tema, rimodulato per gli eventi della pandemia, intende proseguire nell’elaborazione di una cultura della prevenzione che, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria, deve recuperare, come ricordavo lo scorso anno, una dimensione progettuale».
I PREMI. Nell'aula magna "Benedetto Croce" vengono anche consegnati due premi: il primo intitolato a Giulio Regeni e riservato ai dottorati dell’ateneo teramano per la migliore ricerca scientifica; il secondo, indirizzato agli studenti dell'università di Teramo che si sono particolarmente distinti durante il lockdown, è intitolato alla memoria di Erica Fusella, la studentessa teatina di UniTe recentemente scomparsa a un passo dalla laurea alla quale, come ufficialmente annunciato dal rettore Dino Mastrocola, viene presto conferito il titolo accademico ad honorem. «Sono orgoglioso di riservare all'interno del Forum un ampio riconoscimento ai miei studenti», ha commentato Mastrocola, che, in riferimento al tema del Forum, ha aggiunto: «È fondamentale per il futuro contare sul ruolo che gli studenti di oggi e i laureati di domani avranno nell'intercettare e ricomporre le fila di un futuro che negli ultimi anni – tra eventi calamitosi e pandemie – sembrerebbe sfuggire continuamente di mano. Sappiamo che non è così, cambiano solo le sfide ma le giovani generazioni hanno sempre dimostrato forza, coraggio e impegno».
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