Crisi Covid, in piazza i lavoratori metalmeccanici (fotoservizio di Luciano Adriani)

TERAMO

Crisi Covid, i lavoratori metalmeccanici in piazza Martiri / FOTOGALLERY

Presidio nella giornata di sciopero nazionale con un focus sulle vertenze Atr, Betafence, Selta e Veco

TERAMO. Manifestazione in piazza Martiri a Teramo dei lavoratori del settore metalmeccanico. Stamattina, in occasione dello sciopero nazionale per il rinnovo del contratto, nel Teramano, è stato organizzato un presidio per approfondire anche le quattro vertenze più importanti aperte _ su Atr, Betafence, Selta e Veco _ per cui più di 400 posti potrebbero venir meno nei prossimi mesi. A questi si aggiungono i posti di lavoro a rischio nelle aziende che presentano altre criticità, portando complessivamente la stima a mille unità in provincia .

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"Ci sono le aziende che stanno facendo un forte ricorso alla cassa integrazione Covid, le aziende dell’automotive che potrebbero essere investite dal vortice di crisi europeo del comparto auto, le tante aziende piccole e piccolissime che difficilmente riusciranno a superare le difficoltà di liquidità che potrebbero sorgere a breve (in particolare in un territorio che ha perso il settore bancario), così come ci sono i posti di lavoro degli appalti in scadenza e quelli dei precari che non sanno cosa ne sarà del proprio futuro, da qui a qualche settimana", commentano i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Prima della manifestazione, una delegazione di lavoratori e sindacalisti ha incontrato il vescovo Lorenzo Leuzzi che si è impegnato a intervenire, per quanto nelle sue possibilità, nelle diverse vertenze.

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