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D’Alessandro interroga Chiodi sull’autodromo

MONTORIO AL VOMANO. Autodromo di Montorio al Vomano: il consigliere regionale del Pd Cesare D'Alessandro presenta un'interrogazione per fare luce sulla vicenda e valutare se valga davvero la pena...

MONTORIO AL VOMANO. Autodromo di Montorio al Vomano: il consigliere regionale del Pd Cesare D'Alessandro presenta un'interrogazione per fare luce sulla vicenda e valutare se valga davvero la pena realizzare una simile struttura alle porte del Parco nazionale del Gran Sasso. La costruzione della pista da corsa nella frazione di San Mauro sta suscitando da tempo contrarietà da parte della cittadinanza e da partiti quali il Movimento 5 Stelle ed il Pd, inoltre il progetto è stato avvolto dall'incertezza dato che il sindaco Alessandro Di Giambattista, a marzo, aveva dichiarato come la vicenda sarebbe stata affrontata ed approvata soltanto in consiglio comunale. Ma nell'assise civica tale argomento non è mai approdato.

«Il Comune di Montorio», dichiara D’Alessandro, «ha comunicato ai diretti interessati l’avvio del procedimento di esproprio per la realizzazione dell’autodromo, precisando che sono attualmente mancanti tutti i pareri, nulla osta ed ogni altro atto di assenso degli enti competenti ad esprimersi in ordine al progetto, che dovrebbero essere acquisiti attraverso un’apposita conferenza di servizi».

D’Alessandro evidenzia come l'autodromo sarebbe ampio 52 ettari, e ricadrebbe in un'area naturale che sarebbe quindi compromessa dall'attività motoristica. «Le previsioni dei soggetti finanziatori dell’iniziativa contrastino con i fatti, considerato che l’autodromo non sarebbe in grado di fronteggiare l’agguerrita concorrenza generata dalle consolidate realtà del centro e nord Italia», aggiunge D'Alessandro.

«Chiodi deve dirci se ritiene che l’iniziativa abbia le gambe per camminare da sola, oppure se, come pensiamo noi, corra il serio rischio di diventare una mera cattedrale nel deserto fonte solo di problemi per la manutenzione, occupazione di suolo, inquinamento e quant’altro, dopo aver devastato un intero territorio che vanta, fino ad oggi, peculiarità e vocazioni ben diverse». (s.p.)