<strong>Martinsicuro. </strong>Partono le indagini sul tossicodipendente sparito dopo aver testimoniato in un processo

Denuncia la scomparsa del figlio

La donna ai carabinieri: «Qualcuno lo minacciava di morte al telefono»

MARTINSICURO. La denuncia di scomparsa adesso c'è e le indagini possono cominciare. Si apre un nuovo capitolo nell'inquietante vicenda del 38enne tossicodipendente di Martinsicuro scomparso da casa prima di Natale dopo aver ricevuto delle minacce.

L'altroieri la madre del giovane si è presentata nella caserma dei carabinieri di Martinsicuro, dove era già andata giorni prima a riferire informalmente del fatto, e ha messo nero su bianco la denuncia di scomparsa del figlio.  L'uomo, tossicodipendente, era appena uscito da una comunità terapeutica delle Marche. È scomparso da casa prima di Natale dopo aver reso testimonianza in un processo per una morte da overdose in corso davanti ai giudici del tribunale di Fermo. Un processo in cui il giovane martinsicurese non è solo testimone, ma anche indagato per spaccio di droga.

All'udienza, che si è tenuta nello scorso dicembre, è stato accompagnato dai carabinieri su disposizione dei magistrati marchigiani, visto che spontaneamente non si era mai presentato. Già in passato l'uomo si era allontanato da casa per giorni, ma mai più di quattro o cinque consecutivi. Questa volta, invece, non si hanno più sue notizie da ormai quasi tre settimane. La donna ha telefonato a tutti gli ospedali abruzzesi e marchigiani, ma il ragazzo non è stato ricoverato. Si è rivolta anche alla comunità da cui è uscito, ma anche qui non è mai rientrato. 

La madre sostiene che nelle ultime settimane nella sua abitazione sono arrivate telefonate di minacce rivolte al figlio. In una di queste qualcuno le avrebbe detto di preparare la tomba per lui. L'uomo, dunque, si è allontanato per paura o gli è accaduto qualcosa di grave? Tocca alle forze dell'ordine, ora, dipanare i fili di quello che è un autentico giallo. (red.te)

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