Denunciata la scomparsa di Lanciotti

30 Settembre 2024

I familiari si rivolgono ai carabinieri: le operazioni, dopo una settimana di ricerche, saranno coordinate dalla prefettura

PIETRACAMELA. Nebbia e vento in quota hanno ostacolato ma mai interrotto le ricerche che da una settimana vanno avanti senza sosta. Da quando Giorgio Lanciotti, 35enne di Pineto, risulta disperso dopo aver raggiunto sabato 21 la cima del Gran Sasso da dove ha pubblicato un video su Instagram.
Nella mattinata di ieri i familiari dell’uomo (il padre è Gloriano Lanciotti, ex direttore provinciale della Cna, la confederazione degli artigiani, e componente della giunta della Camera di commercio) hanno presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Va detto che in presenza di questo atto è prevista l'attivazione da parte della prefettura di un piano provinciale: da oggi dunque tutte le attività di ricerche dell’escursionista saranno coordinate dalla prefettura di Teramo sulla base di uno specifico protocollo nazionale.
Da domenica scorsa, quando è scattato l’allarme, le ricerche sono iniziate e proseguite senza interruzione nonostante il maltempo che in alcune occasioni ha ostacolato i sorvoli degli elicotteri e dei droni ma mai quelle con le squadre di terra. Vigili del fuoco, soccorso alpino, guardia di finanza e carabinieri della stazione di Pietracamela ogni giorno sono saliti in quota per perlustrare canaloni e sentieri alla ricerca dell’escursionista. Ricerche in quota che hanno interessato anche il Paretone con i soccorritori in cordata. Dopo le operazioni di ieri, interrotte per alcune ore solo per le pessime condizioni del tempo, le ricerche riprenderanno questa mattina sia con l’impiego di droni ed elicotteri sia via terra. Giorgio Lanciotti, titolare di un centro di revisioni auto e moto a Scerne di Pineto, è un grande appassionato di montagna e considerato un escursionista esperto. La sua auto, una Porsche, è stata trovata nelle prime ore della mattinata di domenica, quando sono scattate le ricerche, in prossimità del campeggio, al lato della strada che porta a Cima Alta. L’escursionista da quella zona è salito alla Madonnina da dove ha raggiunto il rifugio Franchetti e successivamente la vetta del Corno Grande. Postato il video che lo ritrae davanti alla croce della cima, di lui non si è saputo più nulla. Da allora nessun segnale dal suo telefonino.(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.