Emergenza Castrogno, detenuti ubriachi si azzuffano: un agente cade e si frattura la caviglia

I due reclusi avevano prodotto da soli in cella una grappa artigianale che li ha resi incontrollabili. Il report aggiornato a fine luglio mette Teramo al decimo posto in Italia per sovraffollamento
TERAMO. Non finiscono mai di stupire (in negativo, purtroppo) le notizie che arrivano dal carcere di Castrogno. Oltre alla palpabile tensione dovuta al sovraffollamento, alle carenze strutturali e dei servizi e alla presenza di molti detenuti psichiatrici, oltre al traffico di sostanze stupefacenti e telefonini alimentato dall’esterno nei modi più svariati, e contenuto solo in parte da una polizia penitenziaria ridotta all’osso, l’ennesimo episodio violento – avvenuto sabato sera, e di cui è rimasto vittima un agente che si è rotto una caviglia – fa emergere che nelle celle del carcere teramano si producono anche alcolici rudimentali che contribuiscono a mandare fuori di testa i reclusi.
Sabato sera due detenuti africani, che fino a quel momento non avevano dato problemi, si sono ubriacati con una grappa artigianale da loro stessi prodotta facendo macerare e fermentare della frutta, e alla quale probabilmente avevano mischiato dei farmaci. Fatto sta che hanno cominciato a litigare furiosamente passando dalle parole ai fatti, tanto che l’agente di turno nella sezione ha chiamato a rinforzo altri colleghi in servizio per separarli. Mentre uno dei due veniva portato via per essere collocato in un altro braccio, il detenuto – in forte stato di alterazione – ha provocato la caduta contemporanea di diversi agenti sulle scale. Uno dei poliziotti si è fratturato una caviglia e in ospedale è stato ingessato e giudicato guaribile in trenta giorni, i suoi colleghi coinvolti nella caduta hanno riportato escoriazioni e contusioni. La direzione di Castrogno ha chiesto il trasferimento dei due africani in un’altra sede, ma visti i precedenti questo difficilmente avverrà.
Nel frattempo, il report nazionale della polizia penitenziaria sul sovraffollamento carcerario, aggiornato allo scorso 31 luglio, colloca Castrogno al decimo posto tra le case circondariali più sovraffollate con una percentuale del 79,2 per cento, subito dietro Chieti (79,7%). Nel carcere teramano, che ha una capienza di 255 posti, alla fine di luglio erano recluse 457 persone.
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