Espianti, svolta al Mazzini

Avviati i prelievi di cornee e ossa su tutti i deceduti

TERAMO. Donazioni di organi e di tessuti, l'ospedale di Teramo si mette al passo con le strutture sanitarie più all'avanguardia in Italia. Da una quindicina di giorni al Mazzini sono possibili le donazioni di tessuto - cioè cornee e ossa - da parte di tutti i pazienti deceduti, ovviamente dopo l'indispensabile autorizzazione dei parenti. Un enorme passo avanti per i trapianti.

«Finora al Mazzini abbiamo proceduto alla donazione di organi, prelevandoli da pazienti deceduti per lesioni encefaliche in rianimazione», spiega Emilio Rosa, coordinatore aziendale per i trapianti e medico della Rianimazione diretta da Pierluigi Orsini, «in pratica constatata la morte si tengono vitali gli organi prelevando fegato, cuore, reni e cornee. Ora la Regione vuole potenziare il prelievo anche da chiunque muore in ospedale, non solo in rianimazione: in questo caso si possono prelevare solo i tessuti, in particolare ossa e le cornee. In pratica si amplia la base dei donatori, perchè chiunque muore in ospedale può diventare donatore di osso e cornee». Se i familiari danno l'assenso si può fare il prelievo. A dire il vero nel caso delle ossa si può fare anche da persone viventi: chi si sottopone ad esempio a protesi d'anca può donare la testa del femore che altrimenti verrebbe gettata via, ovviamente se il tessuto corrisponde a determinati requisiti.

Il primo prelievo della nuova era è stato di cornee: si è svolto due settimane fa da un paziente di Giulianova di 70 anni, morto per insufficienza respiratoria. I familiari hanno dato l'assenso ed è intervenuta l'equipe di oculistica, diretta da Tina Di Nardo che, valutata l'idoneità del prelievo, l'ha eseguito senza deturpare l'occhio. La cornee sono state inviate all'Aquila alla Banca degli occhi regionale: loro le conservano per un successivo trapianto. «Per ossa ci stiamo organizzando dal punto di vista tecnico», riprende Rosa, «serve un congelatore idoneo dove conservarle prima di inviarle a una delle Banche dei tessuti esistenti in Italia, con cui si deve instaurare una collaborazione. Il centro di tipizzazione dei tessuti dell'Aquila, diretto dal professor Antonio Famulari, che gestisce tutto il processo di donazione, ha dato la disponibilità ad acquistare i congelatori. Dopodichè entrerà in azione, per i prelievi, l'Ortopedia diretta da Umberto Zoppi».

L'orientamento dato dalla Regione ad ampliare gli espianti è importante: «c'è una carenza di cornee, soprattutto per soggetti giovani con malattie degenerative o per persone che subiscono traumi per cui sarebbero condannate alla cecità. L'osso invece serve, ad esempio, in caso di perdite di sostanza per traumi. In questo modo cerchiamo di portarci a livello di regioni all'avanguardia in Italia, come Toscana e Lombardia».

Accanto a questa nuova attività, procede quella consueta degli espianti di organo, per cui c'è stato un calo in tutta l'Italia. «C'è un aumento delle opposizioni» conferma Rosa, «a Teramo c'è stato un calo delle donazioni di organi del 30%. Quest'anno ce n'è stata una, nel 2010 quattro, a fronte delle 6-7 degli anni precedenti». Non c'è una motivazione certa per l'inversione di tendenza. Di positivo c'è però che in provincia sono diminuiti i donatori giovani (sotto i 45 anni) perchè è migliorata la sicurezza stradale e sul lavoro: ci sono meno traumi gravi.

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