Evasione fiscale, a giudizio Sabatini

L'ex assessore regionale finisce nei guai per il Giulianova calcio

TERAMO. Evasione fiscale nella Giulianova calcio presieduta da Bruno Sabatini: l' ex assessore regionale, fino a qualche tempo fa anche al Comune di Montesilvano, va a giudizio con una citazione diretta firmata dal pm David Mancini. I fatti per cui l'ex amministratore il 22 giugno comparirà davanti ai giudici del tribunale di Giulianova riguardano il periodo compreso tra il 2008 e il 2009, periodo in cui Sabatini era presidente della società giallorossa appena uscita dalla gestione Quartiglia. Con Sabatini va a giudizio anche Domenico Angelozzi, 54 anni, rosetano, all'epoca dei fatti rappresentante legale della società calcistica.

Angelozzi è accusato di omesso versamento dell'Iva. Sabatini, invece, è accusato di indebita compensazione e omesso versamento dell'Iva. Secondo l'accusa della procura teramana (il pubblico ministero Mancini da qualche mese è in servizio all'Aquila) Sabatini dal 14 gennaio del 2008 al 21 febbraio del 2009 non avrebbe versato, nei termini previsti per la presentazione della dichiarazione annuale, l'Iv dovuta per l'anno imposta 2007. Il tutto per un ammontare complessivo di 69mila euro.

Ma l'ex assessore regionale e per un certo periodo anche al Comune di Giulianova è accusato anche di indebita compensazione, un altro reato di carattere fiscale. In questo caso, sempre per l'accusa, dal gennaio del 2008 al 2 febbraio del 2009, Sabatini avrebbe utilizzato nel 2008, in compensazione di debiti di imposta per 127mila euro, un credito d'imposta non disponibile per 101mila euro.

Secondo la procura il credito spendibile per il 2008 era di 26mila euro scaturente dalla dichiarazione Ires 2007 presentata il 29 gennaio del 2008. Nel 2007, quando Sabatini non era presidente, la società giallorossa finì al centro di una corposa indagine della Finanza. Per giorni le Fiamme Gialle setacciarono i bilanci, svolgendo raffronti con centinaia di conti correnti bancari di giocatori e dipendenti. E hanno rimesso un rapporto all Agenzia delle Entrate e ravvisando una presunta evasione fiscale di poco più di 1,2 milioni di euro. Un importo riferito a diversi anni di attività, esattamente dal 2001 agli ultimi mesi. Anni in cui, secondo la Finanza, molti giocatori sarebbero stati pagati in nero.

A giugno, dunque, Sabatini e Angelozzi compariranno davanti ai giudici della sezione staccata del tribunale di Giulianova. I due, nel corso delle indagini, hanno sempre respinto le accuse della procura sostenendo di aver agito nel rispetto delle normative fiscali.

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