Frana al santuario: l’opposizione chiede interventi urgenti
“Patto per Giulianova”: «Da anni il belvedere è transennato, bisogna evitare il cedimento della collina sottostante»
GIULIANOVA. Un ordine del giorno, e forse anche un consiglio straordinario, per sollecitare il Comune a far ripartire subito i lavori nel piazzale del santuario della Madonna dello Splendore, dove il belvedere è ormai interdetto da circa quattro anni a causa del movimento franoso del versante collinare sottostante. A presentarlo sarà la coalizione “Patto per Giulianova”, composta da Partito democratico e Cittadino Governante in consiglio comunale, e anche dal Movimento 5 stelle.
«Non è possibile che i lavori siano ormai fermi da oltre un anno e l’amministrazione non faccia nulla», dice la consigliera del Pd Alessandra Matone, «tra l’altro c’è anche il pericolo di cedimento della collina che sorregge il belvedere se non si dovesse intervenire nell’immediato. Chiederemo in consiglio azioni concrete da parte dell’amministrazione Costantini. Il santuario di Madonna dello Splendore è meta ogni anno di migliaia di cittadini e turisti, e non è bello vedere perennemente quelle transenne». Per far ripartire i lavori per la messa in sicurezza del belvedere, qualche mese fa, il sindaco Jwan Costantini aveva lanciato l’idea di proporre ai frati, ovvero alla congregazione francescana che gestisce il santuario, un accordo per la gestione di diversi luoghi. Nello specifico, il Comune ha intenzione di occuparsi della gestione del verde sulla Via crucis, di proporre una convenzione per riaprire i locali dismessi da tempo del Mas, il Museo d’arte dello Splendore, dove il Comune poi possa organizzare eventi culturali e mostre, di realizzare interventi sull’area del parcheggio antistante al santuario e, ovviamente, il completamento dei lavori di messa in sicurezza del belvedere, interdetto da circa quattro anni.
Il belvedere è stato chiuso al pubblico sotto indicazione dell’ex assessore ai lavori pubblici, Giampiero Di Candido, perché ritenuto potenzialmente pericoloso a causa dello stato del muro di contenimento, che presenta vistose crepe e avvallamenti dovuti allo smottamento del terreno. Per l’abbattimento e la ricostruzione del muro occorrono circa 100mila euro, per affrontare lo smottamento della collina ce ne vorrebbero molti di più: dunque non si prevedono tempi brevi per la ricostruzione della balaustra, ancora transennata e che, in questo stato, non rappresenta un bel biglietto da visita per i tanti fedeli che si recano al santuario. Ogni domenica infatti, o in occasione di ricorrenze religiose particolari, arrivano migliaia di fedeli da ogni parte d’Italia. Inoltre alla Madonna dello Splendore si svolge la seconda Via crucis più grande d’Italia, la terza nel mondo, e dunque un luogo così prezioso avrebbe bisogno di più attenzione e decoro.
«Come amministrazione», precisa Costantini, «abbiamo sempre tenuto al santuario della Madonna dello Splendore, che rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra città, e ci impegneremo sempre per questo». Un’interlocuzione con i frati però al momento non c’è stata e il problema principale appare il reperimento delle risorse per i lavori.
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