Giardino e parco archeologico: così rinasce l’area di porta Reale

Comune e soprintendenza mettono in campo progetti da 2,8 milioni di euro per domus e spazio verde In viale Madre Teresa nuovo pavimento e meno auto. Sarà riqualificato il monumento ai partigiani
TERAMO . Il colpo d’occhio, da porta Reale verso il Santuario della Madonna delle Grazie, sarà completamente diverso. Via la struttura dell’ex distributore di carburanti, che attualmente ospita un autolavaggio, niente recinzione intorno all’area archeologica, meno parcheggi e riqualificazione del giardino che, da qualche anno, porta il nome del compianto Ivan Graziani.
È un’operazione da 2,8 milioni di euro quella con cui, il Comune e la soprintendenza, cambieranno il volto di quell’area a ridosso del cuore della città, ritenuta di grande valore storico, ma finora quasi oscura e poco valorizzata. Nei giorni scorsi la giunta ha recepito il progetto di riqualificazione dello spazio in cui, anni addietro, sono stati riportati alla luce importanti resti di una domus romana. L’intervento, portato avanti alla soprintendenza, può contare su un contributo ministeriale di circa un milione di euro che servirà a rendere più fruibile l’area, attualmente chiusa tra una fitta recinzione perimetrale e una pesante copertura che di fatto la nasconde alla vista. Al posto di quest’ultima sarà realizzata una struttura molto più leggera che lascerà spazi aperti per i pedoni tra i vari elementi archeologici, in modo da renderli molto più accessibili ai visitatori. La riqualificazione del sito sarà associata ad altri interventi, di cui si farà carico il Comune, che contribuiranno al riassetto di quel pezzo di città. L’abbattimento della struttura adibita ad autolavaggio e la ricollocazione dei bagni a servizio dell’area archeologico daranno respiro alla spazio, aprendo la vista verso i reperti romani ma anche verso la basilica. L’operazione, per la parte che interessa l’amministrazione comunale, comprenderà il recupero del monumento ai caduti partigiani ma soprattutto la rivitalizzazione dello storico giardino che si trova dall’altro lato di viale Madre Teresa di Calcutta. Proprio la strada diventerà così la cerniera tra l’area archeologica e lo spazio verde su cui il Comune intende investire circa 1,8 milioni da incassare tramite il Pnrr. «L’obiettivo è di integrare i due progetti, proseguendo l’importante collaborazione avviata con la soprintendenza», sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto, «risolvendo il caos urbanistico di un’area che va riconnessa con il resto del centro e della città». La basilica, la domus e il giardino, da valorizzare tramite il progetto messo a punto dall’architetto Ivo Mordente e seguito per il Comune da Alessandra Di Giuseppe Cafà, saranno dunque i tre cardini dell’opera di riqualificazione, con viale Madre Teresa di Calcutta che avrà una nuova pavimentazione, più consona alla funzione di raccordo tra i due spazi ai suoi lati, e una riorganizzazione degli stalli per la sosta a pagamento che attualmente si snodano lungo tutta la carreggiata.
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