Giulianova, in centinaia per l’ultimo saluto a Fabiana

Commovente addio dopo nove mesi alla 46enne uccisa da un mix di droghe e trovata semicarbonizzata in un prato
GIULIANOVA. Tre volti segnati dalla sofferenza. I genitori e il fratello di Fabiana Piccioni hanno assistito alle esequie della congiunta con molta dignità, pur soffocati dagli abbracci e dalle condoglianze dei tanti amici che affollavano il santuario della Madonna dello Splendore, gremito da centinaia di persone. Un solo, unico, identico dolore, ma il volto della mamma Giulia sembrava il più provato dalla sofferenza. E forse anche dal rimpianto di non aver più potuto vedere la figlia dal giorno in cui era uscita di casa, sentendola l’ultima volta per telefono quando Fabiana la rassicurava: “mamma non ti preoccupare, che torno”. Non l’ha potuta vedere nemmeno quando il corpo semicarbonizzato della figlia, uccisa da un mix di droghe, venne rinvenuto il 9 gennaio in un prato di via dei Cavoni tra i rifiuti e le foglie ormai ingiallite degli alberi. Aveva tentato di farsi strada tra la folla accorsa, ma la polizia le aveva impedito di passare. Bravi quegli agenti, Giulia non meritava di vedere il corpo così martoriato della figlia. E non l’ha vista nemmeno quando l’hanno tirata fuori dopo che gli inquirenti l’avevano tenuta nove mesi in una cella frigorifera dell’obitorio dell’ospedale di Teramo, perché la salma è stata chiusa subito nella bara, che non è stata aperta nemmeno nella veglia funebre.
È stata una messa senza clamori ma con quasi tutti i parroci di Giulianova arrivati a concelebrarla assieme a padre Carmine e con lui padre Orazio, giunto da Pescara. Molti si attendevano l’arrivo di padre Simone, ex priore del santuario assurto a più alti livelli dirigenziali tra i frati Cappuccini. Sarà a Giulianova domenica prossima per la cosiddetta “messa di riuscita” che si terrà nella chiesa di San Pietro al Lido. Ma padre Simone non ha voluto far mancare il suo affetto e la sua vicinanza ai genitori e al fratello di Fabiana, della quale ha ricordato – in un messaggio registrato e diffuso in chiesa – «i momenti più belli vissuti con lei quando nel santuario si dedicava al volontariato e aveva tanta voglia di vivere e non pensava alla morte». E qui padre Simone ha citato la canzone di un cantautore che a Fabiana piaceva moltissimo, Guccini con la sua “Canzone per un’amica”, che racconta di una ragazza morta in un tragico incidente, nella strofa dove il cantautore dice: “Vorrei pensarti che ancora mi ascolti, che come allora sorridi ancora, allora sorridi”. E qui nella chiesa silenziosa ma partecipe si è levato un lungo applauso.
In chiesa a rappresentare l’amministrazione comunale con il gonfalone c’era l’assessora Lidia Albani, presenti anche i consiglieri comunali Franco Arboretti, Alessandra Matone e Maria Luigia Orfanelli, e con loro la consigliera regionale Marilena Rossi. In mattinata note di partecipazione e di condoglianze erano state divulgate dall’amministrazione comunale, con il sindaco in testa, e dal Cittadino governante.
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