Giulianova: in ospedale per le coliche, ma partorisce 

Ragazza di 24 anni ha un forte mal di pancia, il medico capisce che è in stato interessante: lei poco dopo dà alla luce un bimbo

GIULIANOVA. Una ragazza di Giulianova avverte forti dolori al basso ventre. Dolori persistenti, che non accennano a calmarsi. Così decide di andare al pronto soccorso e sceglie di andare in quello di Sant’Omero.
Probabilmente pensa di avere una colica renale, o tutt’al più un attacco di appendicite. La diagnosi è diversa e sorprendente: la 24enne di Giulianova è incinta ed è appena entrata in travaglio.
Una storia incredibile, accaduta questa settimana. La giovane si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Omero al termine del periodo di gestazione. Sottoposta a visita medica, è subito apparsa evidente all’occhio esperto del medico, la causa dei dolori. La donna in effetti non aveva una pancia particolarmente prominente e soprattutto, in fase di anamnesi, aveva confermato al medico del pronto soccorso, di avere più o meno regolarmente il ciclo. Gli esami del sangue e l’ecografia hanno confermato i sospetti.
La sorpresa della giovane all’annuncio del medico è stata enorme: mai avrebbe pensato di portare un figlio in grembo. Tanto più che non aveva accusato nausee durante i nove mesi, né il bambino aveva dato particolari e inequivocabili segni della sua presenza. Peraltro essendo la prima gravidanza, la mancanza di esperienza ha reso ancor più possibile scambiare per malanni i sintomi della presenza di una vita nel proprio grembo. La ragazza ha avuto solo qualche ora per prepararsi alla maternità, per capire che quelle che credeva coliche in realtà erano doglie. I medici del pronto soccorso hanno avvertito i colleghi dell’ostetricia che di lì a poco sarebbe servita la sala parto. Nel giro di poco tempo è stato preparato tutto il necessario per il parto e dopo qualche ora la donna ha dato alla luce un bel maschietto di 3 chili e 20 grammi. Per estrarre il piccolo, in posizione podalica, è stato necessario ricorrere al parto cesareo. Ma tutto è finito bene.
Pare che, seppur molto rari, non sia questo il primo caso di partoriente che non sa di essere incinta avvenuto alla Asl di Teramo. Piccole emorragie – dalla prima chiamata “da impianto” alle successive derivanti da carenza di progesterone – sono possibili e possono essere scambiate per il ciclo. Altri disturbi come piccole nausee o tensioni al seno possono essere scambiati per fastidi ordinari e transitori, così come l’aumento di peso e la crescita della pancia. C’è poi l’aspetto psicologico: se una gravidanza è attesa si presta più attenzione ai sintomi, ma se non lo è si può essere indotti a sottovalutarli o addirittura a negarli, in alcuni casi.
Comunque sia, ora madre e figlio stanno bene ed entrambi sono tornati a casa dove assieme, nel calore della famiglia, festeggeranno il Natale.
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