Giulianova, l’appello del sindaco: «Si deve giocare a porte aperte» 

Costantini: «Intervengano prefetto e questore, con il Fadini chiuso al pubblico si rischiano disordini» Si attende l’esito del ricorso. Il capitano Boccanera: «Senza i nostri tifosi sarebbe ancora più dura»

GIULIANOVA. «Per motivi di ordine pubblico sarebbe opportuno e prudente giocare a porte aperte». Sono queste le parole del sindaco di Giulianova Jwan Costantini in seguito alla sanzione inflitta dal giudice sportivo, a causa del comportamento di alcuni tifosi nella gara di andata, al Giulianova. Che dovrà giocare domenica la gara di ritorno degli spareggi nazionali valevoli per la serie D contro il Progresso di Castel Maggiore a porte chiuse e pagare un'ammenda di duemila euro. Ma a preoccupare davvero ente comunale e società giallorossa (che ha proposto ricorso) è la chiusura del Fadini. Chiusura che danneggerebbe dal punto di vista sportivo la squadra e che potrebbe causare problemi di ordine pubblico a ridosso della gara. «Rispettiamo le decisioni della Lega nazionale dilettanti», afferma Costantini, «ma ci affidiamo al buon senso del prefetto e del questore perché la partita non si disputi a porte chiuse. Solo così si eviterebbe che i tifosi giallorossi, che numerosi hanno assistito al match di andata, possano creare disordini all'esterno dello stadio. Speriamo nella ragionevolezza di ognuno perché la partita si giochi a porte aperte, auspicando che la squalifica del campo decretata dal giudice sportivo venga commutata in un'ammenda». Intanto ieri la società ha ribadito: «Ci stiamo adoperando presso i canali istituzionali e abbiamo presentato in commissione d’appello reclamo avverso la decisione del giudice sportivo. Faremo tutto quanto ci è possibile affinché domenica 4 giugno i nostri tifosi possano assistere alla partita e godere di una bellissima giornata di sport».
Il Giulianova, reduce dalla pesante sconfitta 3-0 rimediata nella gara di andata, continua dunque a sperare sul sostegno dei propri tifosi (presenti in oltre 700 a Castel Maggiore) e la speranza è che la giustizia sportiva possa fare un passo indietro. Sulla squalifica del campo si è espresso anche il capitano e numero uno giallorosso Pierpaolo Boccanera. «È stata una cosa del tutto inaspettata», commenta Boccanera, «la società sta provvedendo al ricorso e la speranza è che possano cambiare idea, per fare questa impresa abbiamo bisogno soprattutto dei nostri tifosi». Qualora dovesse essere confermata la squalifica, Boccanera spiega che la squadra «dovrà avere la forza di fare la stessa partita che faremmo con i nostri tifosi presenti. Purtroppo siamo in una situazione in cui non possiamo avere tentennamenti, dobbiamo vincere la partita a qualsiasi costo. È normale che se hai 2.000 persone dalla tua parte in uno stadio come il Fadini è una spinta importante. Si dovesse giocare a porte chiuse, dovremo metterci quel qualcosa in più noi e farlo anche per loro».
La società giallorossa, in sinergia con il Comune di Giulianova, stava lavorando per la rapida riapertura del settore distinti chiuso da anni, in modo da accogliere al Fadini proprio per il ritorno contro il Progresso quanti più tifosi possibili. La squalifica ha rovinato i piani. «Dispiace anche per la società visti gli sforzi importanti per aprire i distinti», conclude Boccanera.
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