Giulianova, vongolare in mare dopo 8 mesi: ma è un flop perché il pescato è furori misura

Equipaggi di nuovo al lavoro dopo il fermo, ma per loro niente incassi: le vongole sono troppo piccole e vanno rimesso in mare per evitare contravvenzioni
GIULIANOVA. I vongolari tornano in mare dopo 8 mesi di fermo volontario ma rimangono a mani vuote: benché le imbarcazioni avessero catturato buoni quantitativi di prodotto ittico, i pescatori, al ritorno in porto, sono stati costretti a rigettare le vongole in mare perché i mitili erano di dimensioni troppo piccole, pertanto i marinai avrebbero rischiato di incorrere in salate sanzioni da parte della guardia costiera.
L'episodio si è verificato ieri mattina, alla prima uscita in mare ufficiale dopo il fermo che i vongolari hanno osservato da agosto a dicembre 2013 e da gennaio a maggio di quest'anno.
I pescherecci, una cinquantina in tutto quelli operanti a Giulianova, avevano accumulato un quantitativo massimo di 3 quintali di vongole per ciascun natante, ma siccome parte del prodotto era di piccole dimensioni, insomma le vongole erano ancora troppo giovani e, per legge, non avrebbero potuto essere catturate, i marinai sono stati costretti a rigettare il pescato in mare. Una decisione che ha scatenato il malcontento di un gruppo di vongolari i quali, dopo mesi di inattività, avrebbero preferito che venisse "chiuso un occhio" e, soprassedendo al regolamento, avrebbero voluto poter vendere il pescato, che avrebbe fruttato a ciascuna imbarcazione circa 1.000 euro. «I vongolari hanno avuto paura delle possibili sanzioni e hanno buttato tutto in mare, sia la roba buona che la cattiva», dichiara un pescatore, il quale lamenta il fatto che, per non incorrere in multe, sia stato necessario rigettare in mare anche le vongole di grandezza regolare, «è una regola sbagliata, dovevamo poter sbarcare il prodotto». Da parte dell'Ufficio circondariale marittimo, però, non vi sarebbe stata nessuna pressione o minaccia, in quanto i pescatori avrebbero deciso volontariamente di rigettare le vongole in mare, come confermato dal comandante della guardia costiera giuliese Sandro Pezzuto. «La pesca delle vongole è sottoposta a regole, così come lo è il peso del pescato ed il trasporto all'esterno del porto», afferma Pezzuto, «se le vongole irregolari fossero state scaricate i pescatori sarebbero stati multati e, ben consci di tale regolamento, i vongolari hanno deciso volontariamente di rigettare in mare il pescato. Noi abbiamo preso atto di questa scelta, senza che vi siano stati avvertimenti o pressioni da parte dell'ufficio circondariale marittimo».
Sandro Petrongolo
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