Gli uffici del giudice di pace finiscono dentro il nuovo stadio

In vista degli accorpamenti decisi dal Governo il tribunale chiede nuovi spazi al Comune Brucchi: i locali commerciali dell’impianto di Piano d’Accio rimasti vuoti per noi sono perfetti

TERAMO. Cosa c’entra uno stadio dove si gioca al calcio con gli uffici dove si amministra la giustizia? Apparentemente nulla, ma in tempi di spending review, e quindi di tagli e accorpamenti di uffici, ecco che l’improbabile accostamento a Teramo diventa possibile. Anzi, addirittura probabile.

E’ già più di un’ipotesi, infatti, l’idea di ospitare all’interno del complesso dello stadio Comunale di Piano d’Accio – dove una serie di locali destinati a negozi e uffici è rimasta vuota – una parte degli uffici giudiziari attualmente distaccati sul territorio provinciale, e destinati ad essere accentrati a Teramo per la cura dimagrante dell’apparato statale ordinata dal premier Mario Monti. La conferma arriva dal sindaco Maurizio Brucchi, rintracciato telefonicamente in Turchia, dov’è in vacanza con la famiglia. Brucchi dice al Centro: «Sono stato circa un mese fa in tribunale per una riunione della commissione che si occupa delle manutenzioni degli uffici giudiziari e in quell’occasione il presidente del tribunale Giovanni Spinosa mi ha rappresentato l’esigenza che, causa prossimi accorpamenti, bisognava trovare un posto per i giudici di pace. Tutti quelli della provincia, infatti, sono destinati ad essere trasferiti a Teramo. Una delle possibili ipotesi è quella dello stadio di Piano d’Accio, che a nostro avviso ha caratteristiche molto positive per l’utenza in quanto si trattadi un luogo ben servito dalla viabilità e con ampi parcheggi, ma bisognerà vedere se c’è il placet del presidente Spinosa. Intanto abbiamo incassato la disponibilità del gestore dello stadio, Sabatino Cantagalli».

Altre possibili sedi? Circolano le voci dell’area ex Rabbi, dietro l’Itc Comi, e dell’ex Inail di via Oberdan. Brucchi, però, non conferma e, anzi, quasi smentisce: «Non mi pare che possano avere le caratteristiche adatte».

Di sicuro c’è che dev’essere il Comune a trovare spazi per gli uffici giudiziari. «Infatti», spiega Brucchi, «toccano ai Comuni i cosiddetti fitti figurativi di questi uffici. Si tratta di affitti pagati dal Comune, che però li prende dal ministero».

La sistemazione dei giudici di pace nel nuovo stadio, in ogni caso, rischia di essere solo il primo capitolodi una lunga storia. «Nel caso in cui chiudessero le sedi distaccate del tribunale di Atri e Giulianova», dice infatti il sindaco Brucchi, «bisognerebbe vedere se gli uffici entreranno tutti nel palazzo di giustizia di via Beccaria. Noi qui stiamo già facendo dei lavori per ottimizzare gli spazi, la sinergia Comune-tribunale non è solo una parola ma una bella realtà. Ora, però, è il momento di prendere delle decisioni. E già la prossima settimana si dovrà decidere sulla collocazione dei giudici di pace nei locali commerciali dello stadio rimasti vuoti».(d.v.)

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