messa in sicurezza dell’acquifero 

Gran Sasso, sì della De Micheli a Gisonni come commissario

TERAMO. La nomina del commissario per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso arriverà a breve. È quanto assicurato al presidente della Regione Marco Marsilio, a margine della riunione in...

TERAMO. La nomina del commissario per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso arriverà a breve. È quanto assicurato al presidente della Regione Marco Marsilio, a margine della riunione in Conferenza delle Regioni, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che ha spiegato di aver confermato al presidente del consiglio Giuseppe Conte la designazione già fatta a luglio dal suo predecessore Toninelli. «Secondo quanto riferito dal ministro De Micheli» ha affermato il presidente Marsilio, «si attende da un momento all'altro l’emanazione del decreto del presidente Conte per nominare il professor Corrado Gisonni come commissario. Speriamo che la lunga attesa del territorio sia in dirittura d’arrivo». Intanto a sollecitare la nomina del commissario era arrivata, nei giorni scorsi, anche un’interrogazione parlamentare presentata dai senatori di Forza Italia Antonio Barboni e Nazario Pagano, che chiedevano di sapere per quali motivi la nomina del commissario straordinario non fosse stata ancora formalizzata e l’esistenza di eventuali «motivi ostativi sul nome individuato da un ministro alle Infrastrutture non più in carica». I due parlamentari, inoltre, chiedevano anche di conoscere i tempi di conclusione dell’iter «previsto per consentire l'avvio immediato della progettazione e degli interventi necessari e urgenti atti a garantire la salute dei cittadini abruzzesi». Nel documento, inoltre, Barboni e Pagano, nel sottolineare come l’ex ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli avesse indicato il nome di Gisonni il 1 agosto 2019, avevano ricordato anche come il 26 settembre fosse stato pubblicato «sulla Gazzetta ufficiale il Dpcm (ndr. decreto del presidente del consiglio dei ministri) del 1 agosto 2019, con cui è stato adottato il primo stralcio del piano nazionale degli interventi nel settore idrico - sezioni acquedotti, che dispone gli interventi relativi alla messa in sicurezza delle falde acquifere minacciate dalla galleria dell'Autostrada A24 e dai laboratori di fisica nucleare, con un finanziamento pari a 5,3 milioni di euro in due anni».
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