Grasciano, assolti gli ex vertici del Cirsu

Notaresco, in quattro erano finiti a processo per gestione illecita dei rifiuti ma era tutto in regola
NOTARESCO. Erano finiti a processo per gestione illecita di rifiuti, accusati di aver smaltito nel sito di Grasciano rifiuti non provenienti dai comuni consorziati e di averlo fatto senza trattarli. La difesa ha dimostrato che quei rifiuti potevano entrare e che erano stati trattati. A tre anni dall’inizio del processo, gli ex vertici del Cirsu sono stati assolti dal giudice monocratico Franco Tetto. A processo erano finiti Lunella Cerquoni, ex presidente del consiglio d'amministrazione del Cirsu, Francesco Nardinocchi, ex presidente del Cirsu, Sergio Fano, ex direttore generale Cirsu e Sogesa e Romeo Battistelli, ex amministratore delegato della Sogesa. In sede di udienza preliminare il gup aveva stabilito il non luogo a procedere per Loreto Vanni, ex amministratore delegato Sogesa. I fatti contestati dal pm Roberta D’Avolio (oggi in servizio alla procura dell’Aquila) si riferiscono ad un periodo compreso tra il 2006 e il 2007.
Per l'accusa i quattro ex amministratori, nei loro ruoli, avrebbero più volte violato il testo unico sui rifiuti in particolare smaltendo illecitamente nell'impianto di Grasciano quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da privati e non dai Comuni consorziati. Secondo l'impianto accusatorio, infatti, le ditte da cui arrivavano i rifiuti non erano autorizzate perchè non rientranti nell'ambito dei comuni consorziati. I quattro, inoltre, erano accusati anche di aver abbandonato, al di fuori delle aree autorizzate, rifiuti sul terreno senza alcuna protezione. Al termine dell’istruttoria dibattimentale il pm d’udienza Stefania Mangia aveva chiesto un anno e mezzo per ognuno degli imputati difesi dagli avvocati Gennaro Lettieri, Lino Nisii, Renzo Di Sabatino e Guglielmo Marconi.(d.p.)
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