La vita spezzata a 30 anni in un cantiere edile: la disperazione dei colleghi del povero Yassine

L’Abruzzo piange un’altra giovane vittima sul lavoro: il marocchino Guerouahi. L’incidente è avvenuto a Valle Castellana, nella frazione di San Vito
VALLE CASTELLANA. La vita spezzata a 30 anni in un cantiere edile. L’ennesima tragedia sul lavoro si consuma nel pomeriggio a San Vito, un pugno di case tra i monti di Valle Castellana. La ristrutturazione in corso di una di quelle abitazione sfocia così nel dolore indescrivibile dei colleghi che hanno visto Yassine Guerouahi, di origini marocchine, dipendente di una ditta di montaggi che ha la propria sede principale nel Nord Italia, travolto dal peso di un grosso bancale carico di lamiere. Sono le 17.30 quando scatta l’allarme. Il giovane è vicino alla sponda aperta dell’autocarro dal quale sta scaricando il pesante materiale necessario ai lavori nel cantiere edile.
Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Valle Castellana, intervenuti sul posto insieme agli ispettori della Asl e ai soccorritori, uno dei colli che stava portato a terra gli è sfuggito colpendolo e facendolo cadere sull’asfalto. Immediata la richiesta di aiuto da parte dei colleghi che hanno allertato il 118. Dall’Aquila si è alzato in volo elisoccorso e un’ambulanza è partita da Ascoli. Nell’area del cantiere è arrivata anche una squadra dei vigili del fuoco per liberare l’operaio schiacciato dalle lamiere. Per il 30enne, però, non c’era più nulla da fare. Yassine è morto sul colpo sotto il peso del bancale e dopo aver battuto violentemente la testa a terra.
Sul luogo dell’incidente è andato anche il vice sindaco di Valle Castellana Luca Ragonici per avere informazioni. Sarà comunque l’autopsia a dare la risposta definitiva sul colpo risultato fatale per il giovane operaio. La salma è stata messa a disposizione del pubblico ministero di turno della Procura di Ascoli competente per quel territorio a confine tra Abruzzo e Marche. Su eventuali responsabilità relative al rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere, per il quale è atteso il sequestro, saranno i carabinieri e il personale del servizio di prevenzione degli infortuni sul lavoro dell’azienda sanitaria teramana.