I candidati del centrosinistra: rilanciamo la città-territorio

10 Maggio 2014

SANT’OMERO. L’azione politica dei candidati sindaci del centrosinistra in Val Vibrata e del candidato alla Regione Dino Pepe guarda al futuro dell’Unione di Comuni. La loro azione sinergica volgerà...

SANT’OMERO. L’azione politica dei candidati sindaci del centrosinistra in Val Vibrata e del candidato alla Regione Dino Pepe guarda al futuro dell’Unione di Comuni. La loro azione sinergica volgerà al rilancio della città-territorio, «bella intuizione nata nel 1999 proprio grazie alla volontà dei sindaci di centrosinistra che erano la maggioranza allora», ha detto Pepe ieri nella sua sede elettorale di Sant’Omero affiancato dai candidati sindaci Giuliano Di Flavio (Nereto), Alessandro Di Giacinto (Torano Nuovo), Gabriele Di Bonaventura (Sant’Egidio), Mauro Di Bonaventura (in rappresentanza di Flaminio Lombi di Tortoreto) e Giada Di Pietro (in rappresentanza di Luigia Fabiano di Corropoli). Tutti convengono sulla necessità di rendere funzionale la macchina dell’Unione anche in vista dello svolgimento di servizi in forma associata e sull’attenzione a problemi dell’intera vallata come l’inquinamento del torrente Vibrata, la viabilità, il lavoro e il sociale, mentre Pepe chiede a ciascun Comune di istituire l’assessore delegato alla città-territorio.

SANT’EGIDIO, VIA I MANIFESTI. Carabinieri e vigili urbani sono inflessibili e i faccioni dei politici spariscono dalle vetrine. Giro di vite delle forze dell’ordine a Sant’Egidio alla Vibrata, dove – sulla base di una disposizione del prefetto scaturita dalla protesta dei 5 Stelle – è stata fatta piazza pulita dei manifesti dei candidati alle comunali, alle europee e alle regionali apposti fuori dagli spazi consentiti. Inoltre, alle cosiddette “vele” è stato imposto l’obbligo di fare propaganda itinerante. Per loro, dunque, vietato sostare lungo le strade e ai crocevia. Via i manifesti anche dalle sedi elettorali con i volti dei candidati attaccati alle vetrine (a meno che non distino 60 centimetri da esse). Nelle vetrine i carabinieri hanno imposto di coprire i visi. Anche a Nereto il M5S chiede il rispetto delle regole sui manifesti .(adp)

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