I medici di base: Varrassi lungimirante

Il sindacato Fimmg ringrazia il manager uscente e critica chi lo ha criticato «con personalismi finalizzati allo sfascio»

TERAMO. Ultime ore di permanenza di Giustino Varrassi a capo della Asl. Tempo di bilanci, tempo di addii. Un addio con più di una punta di rincrescimento, quello che porge Ercole Core, segretario provinciale della Fimmg, a nome di tutti i medici di base. Il medico-sindacalista usa aggettivi di non poco conto, definendo l’azione di Varrassi “illuminata e lungimirante”.

Non solo. «La Asl di Teramo», scrive in una nota, «ha raggiunto, durante il suo mandato, risultati eccellenti mettendo in atto un progetto complessivo di riorganizzazione della sanità teramana in linea con le direttive regionali e nazionali e producendo, per la prima volta dopo molti anni, una reale diminuzione della mobilità passiva verso le Marche, una diminuzione delle liste d'attesa e soprattutto la riqualificazione dei servizi territoriali, per non parlare poi del rilancio dell'ospedale di Sant'Omero e di tutti i presidi periferici.I punti essenziali di questa azione sono stati: integrazione ospedale-territorio attraverso la istituzione delle unità complesse di cure primarie (Uccp);rilancio e potenziamento degli ospedali di Sant'Omero, Giulianova, Atri; rinnovo del parco tecnologico: ecografi, tac eccetera;messa in rete delle radiologie dei 4 presidi ospedalieri tanto che ora è possibile consultare, da qualunque ospedale, esami radiologici senza dover viaggiare con autisti da un ospedale all'altro; riorganizzazione dell'intera rete di emergenza- urgenza;potenziamento dell'ospedale di Teramo dove le eccellenze sono migliorate e sono tra le migliori d'Italia (vedi cardiologia e cardiochirurgia) come si evince dai rapporti dell'Agenzia nazionale». Core sottolinea l’importanza dell’attivazione delle Uccp, i “mini-ospedali” aperti anche con il contributo dei medici di base, a Montorio, Sant’Egidio e Villa Rosa «prova provata di un'azione amministrativa illuminata e lungimirante e all'avanguardia in campo nazionale. È l'ospedale che va verso il territorio e non viceversa». Core parla di un’azione arrivata «dopo dieci anni di immobilismo assoluto e anzi di tagli e di amministrazioni senza alcuna progettualità. Ma come sempre accade da noi, invece di fare politica sanitaria, anche da parte di partiti politici, si è fatto polemica per la polemica con personalismi inconcludenti e finalizzati allo sfascio, senza alcun programma alternativo e quindi non per costruire ma per demolire anche a costo di danneggiare i cittadini». Core saluta «con affetto e riconoscenza» Varrassi e dà infine il benvenuto al nuovo manager Paolo Rolleri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA