L’assessore Valdo Di Bonaventura ricolloca il cigno Cleopatra, a destra con il compagno

TERAMO

Il cigno ferito da un amo torna nel laghetto / VIDEO

Dopo l'intervento chirurgico in un ambulatorio, Cleopatra rincontra il compagno

TERAMO. Cleopatra, il cigno ferito da un amo, è tornata a casa: ieri, dopo l'intervento chirurgico in un ambulatorio di Montesilvano, è stata ricollocata nel laghetto del parco fluviale dall'assessore all'ambiente Valdo Di Bonaventura e dal vigile ecologico Vincenzo Calvarese che nei giorni scorsi, insieme all'associazione Tai (Tutela animali invisibili), si sono occupati costantemente del cigno.

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Cleopatra torna nel laghetto e si dirige subito dal suo compagno
Teramo: ecco il momento in cui, dopo le cure, l'animale viene rimesso nel suo habitat

L'animale una settimana fa aveva ingoiato uno degli ami sistemati, in modo del tutto abusivo, sul bordo del laghetto insieme a fili da pesca. La scoperta della presenza della rudimentale attrezzatura era stata fatta dall'assessore Di Bonaventura che nel rimuoverli aveva subito notato uno strano comportamento da parte dei due cigni che vivono nel laghetto. Erano rimasti impigliati in alcuni fili e Cleopatra, in particolare, aveva un evidente bozzo lungo il collo e manifestava sofferenza. Un chiaro segnale del fatto che l'animale aveva ingerito qualcosa.

leggi anche: Cigni nel parco fluviale I cigni del parco feriti da fili e ami da pesca Sono rimasti impigliati e hanno riportato ferite al becco, sono stati trovati dall'assessore all'Ambiente e dal volontari dell'Associazione tutela animali invisibili (Tai)

Da lì il trasferimento nella clinica veterinaria e poi in un ambulatorio per l'intervento di rimozione dell'amo. Ieri per il cigno c'è stato il ritorno a casa, con il compagno che l'ha accolta mostrando grande entusiasmo. L'episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine ed è oggetto di indagine. Intanto l'assessore Di Bonaventura, insieme al vigile ecologico e ai volontari Tai, sta portando avanti un monitoraggio costante dell'area del laghetto del parco ma anche della villa comunale. Proprio qui, infatti, due giorni fa è stato trovato un filo da pesca con amo sul bordo del lago dove vivono cigni, tartarughe e pesci. Una grezza canna da pesca del tutto simile a quelle rinvenute al parco fluviale. Una circostanza che ha alzato il livello d'allarme e implementato i controlli volti a stanare i responsabili di azioni così gravi che mettono in pericolo la vita degli animali. Alcuni testimoni avrebbero notato di recente dei giovanissimi armeggiare nei pressi dello specchio d'acqua della villa comunale: sono in corso accertamenti per verificare la fondatezza di queste informazioni. (v.m.)