ROSETO. Il cineteatro Odeon di Roseto potrebbe chiudere i battenti entro la fine del 2015. La decisione spetta ai proprietari della struttura, i quali proprio in questi giorni stanno valutando l’opportunità dell’operazione. L’ultima parola spetta a Gianfranco Di Meco, uno dei titolari della società che gestisce la multisala rosetana, anche se da tempo in città circola con insistenza la voce di un imminente trasferimento della struttura. «Mio fratello in questi giorni è fuori Roseto», ci dice al telefono Luciano Di Meco, il quale non si occupa direttamente della gestione del cineteatro, «ma ho parlato di recente con lui e mi ha riferito che esiste la concreta possibilità e anche la volontà per il trasferimento della struttura da Roseto a Silvi, all’interno del centro commerciale Universo, con i cui proprietari per il momento non è ancora stato raggiunto un accordo definitivo, pertanto ogni decisione è rimandata alle prossime settimane».

Niente di definitivo, dunque, anche se il timore che Roseto possa perdere l’unico cineteatro presente sul territorio comunale è piuttosto fondato. Tutto dipende dalle valutazioni dei proprietari della struttura, oltre alle condizioni che saranno poste dai titolari del centro commerciale, ma se a conti fatti l’operazione risulterà conveniente per entrambi, non è difficile ipotizzare che si farà. Questo significa che a breve i rosetani non potranno più andare al cinema nella loro città; inoltre potranno dire addio anche al teatro e a tutti gli spettacoli ospitati nella sala centrale dell’Odeon. Una grave perdita per la comunità locale, quindi, peraltro già quasi avvenuta qualche anno fa, quando i precedenti proprietari dell’Odeon avevano deciso di cessare l’attività. In quel caso si rivelò provvidenziale l’intervento di Michele Martinelli, all’epoca presidente della società di basket, il quale riuscì a scongiurare la chiusura dell’Odeon.

Il trasferimento del cinema creerebbe disagi anche agli abitanti dei centri della vallata del Vomano, abituati a scendere a Roseto per gustare una prima visione o assistere a uno spettacolo teatrale. Di contro spostare più a sud la struttura, come pare siano intenzionati a fare i proprietari, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per l’eccessiva vicinanza al villaggio Warner di Montesilvano, dove da anni sono in funzione numerose sale cinematografiche.

Federico Centola

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