Il rettore sulle denunce «E’ in atto un sabotaggio»

4 Maggio 2014

TERAMO. Sollecitato dai giornalisti, a margine della cerimonia, il rettore ha commentato il polverone sollevato dall’inchiesta della magistratura sui conti dell’università, in particolare sul flussi...

TERAMO. Sollecitato dai giornalisti, a margine della cerimonia, il rettore ha commentato il polverone sollevato dall’inchiesta della magistratura sui conti dell’università, in particolare sul flussi di denaro verso la Fondazione: «Sono felice: finalmente riesco a chiarire la piena legittimità di quanto siamo facendo. E’ in atto un sabotaggio che riusciremo a evitare». I riferimenti velati negli interventi ufficiali alle ultime polemiche, comunque, sono stati diversi. Non a caso ha esordito: «Ministro, non vogliamo accoglierla con fiori ma con i nostri risultati», riferendosi alle voci secondo cui l’università avrebbe speso 20mila euro di fiori per la Giannini. E, parlando di tagli: «Ogni centesimo va rendicontato ai contribuenti». Infine, suscitando applausi: «Mi è stato contestato che metto a disposizione la mia macchina di servizio per gli studenti: mai durante il mio mandato percorrerò un solo chilometro con quell’auto».