Il sindaco attacca i vigili: «Scioperano senza motivo»
Il nodo dei riposi compensativi secondo il primo cittadino sarebbe già sciolto per cui l’iniziativa è «intempestiva»
TERAMO. «Non c’è più motivo per lo sciopero dei vigili urbani». Il sindaco Maurizio Brucchi sceglie la via della fermezza per replicare alla Diccap-Suplm. La sigla sindacale maggiormente rappresentativa del corpo ha confermato per venerdì, in coincidenza con il passaggio in città della storica corsa automobilistica Mille Miglia, tre ore di astensione dal lavoro alla fine di ogni turno.
La protesta è stata dettata dal mancato riconoscimento, da parte del dirigente al personale del Comune Fulvio Cupaiolo, del riposo compensativo per gli agenti in servizio nei festivi infrasettimanali. Secondo il primo cittadino, però, la questione è stata già risolta a vantaggio dei vigili, per cui lo sciopero non ha senso. «Il diritto richiesto è stato riconosciuto in un provvedimento del comandante della polizia municipale», afferma Brucchi, «che supera il pronunciamento del dirigente».
Nel provvedimento, a firma del capo dei vigili Franco Zaina, si conferma in effetti che gli agenti godranno del riposo compensativo sulla base di un’interpretazione normativa fornita dall’ufficio legale dell’ente. La Diccap-Sulpm però, nel confermare lo sciopero proclamato al termine di una lunga trattativa che ha coinvolto anche il prefetto Valter Crudo, ha addebitato a Brucchi il mancato rispetto dell’impegno a dotarsi di un parere ministeriale che avrebbe risolto definitivamente il problema. Anche su questo punto il primo cittadino ha un’idea molto diversa rispetto a quella del sindacato. «Abbiamo inviato il quesito al ministero e siamo in attesa della risposta», fa notare, «ma il diritto dei vigili al riposo compensativo non è più in discussione».
Il parere ministeriale, dunque, avrebbe un peso meno determinante nell’affermare le ragioni della polizia municipale. «L’intenzione dell’amministrazione, manifestata appunto con la richiesta al ministero, è di raggiungere unanimemente e concordemente la chiarezza», tiene a precisare Brucchi, «in quest’ottica, pur rispettando il diritto allo sciopero, si ritiene che un atteggiamento più cauto, avrebbe potuto indurre almeno ad attendere tale pronunciamento». Il primo cittadino, dunque, ritiene che il sindacato Diccap-Sulpm abbia agito in modo quanto meno intempestivo. «Il sindacato ha avviato un'iniziativa di protesta«, conclude, «su un problema che non esiste».
Gennaro Della Monica
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