Illuminazione, dubbi sull’appalto alla Cpl

SANT’EGIDIO. Sulla concessione alla Cpl Concordia della gestione integrata della pubblica illuminazione e del servizio energia degli immobili di proprietà comunale fino al 2034, le opposizioni...
SANT’EGIDIO. Sulla concessione alla Cpl Concordia della gestione integrata della pubblica illuminazione e del servizio energia degli immobili di proprietà comunale fino al 2034, le opposizioni consiliari chiedono un consiglio comunale straordinario. Gabriele Di Bonaventura (Laboratorio Democratico-Pd) e Roberta Di Matteo (Noi con Voi) vogliono chiarezza sull’affidamento del servizio. L’uscita dal progetto Paride del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata fa porre una serie di domande alle minoranze che vogliono venga fatta luce sull’affidamento alla società cooperativa modenese della gestione ed anche delle autorizzazioni concesse per l’affidamento lavori in subappalto. Dunque a richiedere il consesso civico è un quinto dei consiglieri ed ora spetta al sindaco Rando Angelini, in qualità di presidente del consiglio, procedere a convocare il tavolo di discussione. La questione che approderà in consiglio – «ed invitiamo il sindaco a procedere nei termini di legge alla convocazione», sollecitano due dei quattro gruppi di minoranza – prende spunto proprio dalla decisione, cui sono seguite forti polemiche, del Comune santegidiese di uscire dal progetto Paride quasi sul finire dell’iter. Uscita che ha visto l’adesione anche di altri comuni teramani. Nel caso di Sant’Egidio, la scelta è caduta nella gestione autonoma affidata alla Cpl. Sull’intero iter le minoranze vogliono vederci chiaro e chiedono di analizzare, discutere e chiarire ogni passaggio tecnico-amministrativo. Che l’argomento catalizzi l’attenzione dell’opinione pubblica è quindi della politica è dovuto anche ad un esposto anonimo inviato alla procura di Teramo ed ai carabinieri per posta, che getta ombre sulla questione. Alex De Palo
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