In 500 da Roseto per la santificazione del beato Piamarta

I parrocchiani del Sacro Cuore a Roma con dieci pullman per onorare il fondatore dei frati che operano in città

ROSETO. Padre Giovanni Battista Piamarta, “l’apostolo dei giovani”, diventa santo. Dieci autobus con oltre 500 persone a bordo, partiranno domattina all’alba da piazza Sacro Cuore alla volta di Roma, in modo da essere in prima fila nella basilica di San Pietro per assistere alla solenne canonizzazione che papa Benedetto XVI concederà a un umile sacerdote bresciano, padre Piamarta appunto, insieme ad altre sei persone. Ma quale filo lega Roseto a un prete di Brescia? La parrocchia del Sacro Cuore, quella che raccoglie il maggior numero di fedeli rosetani, è stata costruita negli anni ’50 dalla congregazione bresciana “Sacra Famiglia di Nazareth”, il cui fondatore, agli inizi del secolo, era stato proprio Piamarta. Negli anni, quindi, si è venuto a creare un forte rapporto tra la comunità cattolica rosetana e quella bresciana, anche perché la stessa parrocchia del Sacro Cuore è stata sempre gestita da sacerdoti provenienti dalla congregazione religiosa della città lombarda. Sempre a Roseto, i preti bresciani hanno impiantato una scuola di formazione professionale, il centro “Guerrieri”, che ancora oggi aiuta i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro. Ed è stato proprio questo il carisma di padre Piamarta, la cui missione durante tutta la vita sacerdotale è stata quella di dedicarsi ai ragazzi più bisognosi. Proprio con i giovani era infatti iniziata la sua opera. «Molti si chiedono quali miracoli abbia fatto per diventare Santo», commenta padre Antonio Ghidoni, attuale parroco del Sacro Cuore, anche lui di Brescia «ma dare una professione, quindi un lavoro sicuro a migliaia di giovani, non è forse il miracolo più grande?». Federico Centola

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