Industria tessile Vomano via al piano di salvataggio

Il tribunale ha ammesso l’azienda di Cellino al concordato preventivo Ora i 140 dipendenti potranno accedere alla cassa integrazione straordinaria

CELLINO. L’Industria tessile del Vomano è stata ammessa al concordato preventivo. Lo hanno deciso martedì in camera di consiglio i giudici Giansaverio Cappa, Giovanni Cirillo e Stefania Cannavale. La notizia del decreto, attesa dai lavoratori, è stata data ufficialmente ieri nell’assemblea del personale.

Commissari giudiziali sono stati nominati l’avvocato Monica Passamonti e il commercialista Biagio Riganese. La domanda è stata accolta fermo restando che i profili di fattibilità economica del piano dovranno essere valutati dalla massa dei creditori in sede di adunanza, fissata per il 30 settembre. La somma per soddisfare i debiti accumulati dal gruppo industriale dovrebbero arrivare dalla dismissione dei reparti “capi” e “filatura”, dalla prosecuzione della produzione e dalla liquidazione di parte dei beni non necessari alla continuità aziendale e degli stock di magazzino. Il sito di Cellino, come quello di Pinzano al Tagliamento, saranno ceduti alla “Mapaba” il cui amministratore unico è Paolo Gnutti, uno dei soci dell’Itv. Nel primo caso la somma è di quasi 3 milioni, nel secondo di un milione 159mila euro. Nel caso della sede di Cellino, l’Itv pagherà un affitto di 400mila euro all’anno.

Ieri in assemblea - tenuta da Emanuela Loretone (Filctem Cgil), Giampiero Daniele (Femca Cisl) e Emidio Angelini (Uiltec Uil) - i lavoratori erano soddisfatti del passo avanti. «L’ammissione», commenta Daniele, «sblocca una situazione complicata: ora si può far ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che non ha problemi di finanziamento come la cassa in deroga a cui saremmo stati costretti a ricorrere se non ci fosse stato il decreto. Ora presseremo la Provincia per la proroga dell’accordo con la Tercas per l’anticipazione delle somme ai lavoratori. I tempi della liquidazione infatti sono lunghi, acuiti dall’estate, cioè almeno 6 mesi. Con i commissari avvieremo un confronto sulle prospettive di permanenza dell'Itv in provincia». «Siamo in attesa di conoscere il piano concordatario per vedere la misura degli esuberi», aggiunge Loretone. Si mormora che siano di circa 60 unità su circa 140. «Rimaniamo preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali. Chiederemo un incontro con i commissari per ottenere il pagamento degli arretrati: a questo punto si possono sbloccare lo stipendio di luglio 2013 che in virtù della procedura era stato bloccato e la tredicesima maturata da gennaio a luglio. Ribadisco che per noi è importante mantenere livelli occupazionali oltre alla permanenza dell'industria a Cellino: noi chiediamo che le istituzioni continuino a mantenere alto il livello di attenzione». (a.f.)

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