«Infondato il ricorso di Tribuiani»

Giulianova, parlano Cerulli Irelli e Pelillo che difendono sindaco e consiglieri
GIULIANOVA. E’ stata depositata a tempo di record e nei termini, nonostante la stretta finestra di dieci giorni, l’opposizione al ricorso al Tar promosso da Pietro Tribuiani con l’intento di annullare la proclamazione degli eletti (sindaco e consiglieri comunali) da parte della commissione elettorale centrale. A difendere la posizione di Jwan Costantini e del Comune è stato chiamato Vincenzo Cerulli Irelli dello studio legale Cerulli Irelli-Lorizio & associati. Tribuiani, attraverso i legali Anthony Hernest Aliano e Caterina Longo, ha chiesto l’annullamento del verbale relativo alle operazioni dell’ufficio elettorale centrale con cui è stata sancita la proclamazione degli eletti alla carica dei consiglieri comunali e del sindaco di Giulianova. È stato anche chiesto l’annullamento della delibera di consiglio comunale del 29 giugno con convalida dei 17 componenti dell’assemblea civica eletti nelle consultazioni del 26 maggio e nel successivo ballottaggio del 9 giugno.
Con queste parole Cerulli Irelli commenta il ricorso: «Ho già provveduto a depositare al tribunale amministrativo una memoria articolata per conto del mio assistito e del Comune. Posso affermare che il ricorso presentato da Tribuiani appare privo di fondamento e costruito in base a circostanze e fatti non documentati. Non capisco il motivo per cui abbia deciso di intraprendere la via legale. Del resto parliamo di soli due voti contestati e qualche imperfezione sui verbali dei seggi elettorali che non cambiano comunque l’esito della consultazione. Naturalmente rispetto la volontà di Tribuiani, ma dalle evidenze prodotte non mi pare ci sia molto da contestare. E’ vero che si rimane male quando si perde per pochi voti, ma le competizioni elettorali funzionano così. Ad ogni modo aspettiamo l’udienza del 9 ottobre quando i giudici amministrativi decideranno sull’esito dell’azione intrapresa».
A difendere le sorti dei nove decimi dei consiglieri di maggioranza è stato chiamato lo studio legale di Teramo costituito da Sandro e Angelo Raffaele Pelillo. Quest’ultimo così si esprime in merito: «Nella memoria di costituzione abbiamo espresso le nostre valutazioni. Non ci sono a nostro avviso i presupposti per addivenire allo stravolgimento dell’esito elettorale. Da un primo esame non sembrano sussistere motivi concreti e legittimi perché il ricorso possa essere accettato. Le questioni poste appaiono più formali che sostanziali e forse dettate da una comprensibile esigenza politica». Secondo i due legali, dunque, non ci sono i presupposti per chiedere un nuovo spoglio dei voti, così come chiesto da Tribuiani.
Alfonso Aloisi
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