L’edilizia è ferma Chiuse 117 imprese in un solo anno

L’allarme della Filca Cisl: «La crisi non ci dà tregua In provincia non si vede un appalto pubblico dal 2009»

TERAMO. Edilizia, non si vede la fine del tunnel. Ovviamente del tunnel della crisi, che stando ai dati snocciolati da Giancarlo De Sanctis, segretario della Filca Cisl di Teramo, non si attenua, anzi. «D’altronde in provincia di Teramo, non si vede l'ombra di un appalto pubblico dal 2009, salvo qualche rotonda appaltata sempre alle solite 5-6 imprese e le gru, che prima identificavano la presenza di un cantiere privato, sono ormai alquanto arrugginite», esordisce .

Quattro i numeri che secondo il sindacalista danno la misura di come questo settore trainante sia quasi fermo. La massa salari: è diminuita del 6% rispetto al 2012, con una perdita, rispetto al 2008, di oltre 30 milioni di euro, quasi il 50%. Le imprese attive sono diminuite di 117 unità, 16% in meno rispetto al 2012. Da oltre 1300 imprese del 2008 ora ce ne sono 600. Di pari passo i lavoratori sono diminuiti del 18% rispetto al 2012, con una perdita totale di oltre 3000 posti di lavoro rispetto al 2008 (-56%). E così le ore lavorate: sono 372.000 in meno, ossia -12% rispetto al 2012.

«L'unico vero incremento sono gli insoluti: le imprese inadempienti con i versamenti Casse Edili sono aumentate di un ulteriore 19% rispetto al 2012, con un credito vantato dagli enti di oltre 5,2 milioni», fa notare De Sanctis, «da questi dati emerge un settore fortemente frammentato, carente di professionalizzazione dei lavoratori, con aziende che non hanno lavoro e non hanno più risorse economiche, come dimostra l'incremento delle vertenze sindacali attivate dalla Filca Cisl di Teramo, cresciute del 42% nel 2013, 202 l'anno, quasi una al giorno».

Di positivo c’è la diminuzione degli infortuni, -46% rispetto al 2012 «grazie ai nostri enti bilaterali: nel 2013, la Scuola edile ha formato in termini di sicurezza sul lavoro ben 835 lavoratori attraverso la realizzazione di 90 corsi, il tecnico della sicurezza ha fornito la sua consulenza in 148 visite di cantiere ed infine i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Teramo hanno svolto il loro ruolo di diffusione della cultura della sicurezza nei confronti di 406 lavoratori in 165 visite di cantiere». De Sanctis guarda al futuro: occorre investire per far ripartire la nostra edilizia, bene i fondi sbloccati dal governo ma «richiedono degli immediati interventi di programmazione con gli enti locali. La proroga degli sgravi per le ristrutturazioni al 50% e dell'efficientamento energetico al 65%, oltre all'ipotesi del bonus mobili svincolato dalle ristrutturazioni, esigono un'azione forte delle parti sociali per favorire il finanziamento di tali interventi da parte del sistema creditizio, principale attore del crollo della nostra economia reale. Sono queste le due iniziative che metteremo in piedi nei prossimi giorni».

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