L’ira dei bagnanti senza spiaggia «Con gli ombrelloni in Comune» 

I villeggianti della zona di Villa Ardente minacciano per domani una manifestazione clamorosa «Le autorità ci hanno abbandonato, ogni anno la situazione peggiora. Vanno messe le scogliere»

PINETO. I bagnanti del quartiere di Villa Ardente a Pineto scendono in spiaggia per protestare contro le mancate azioni dirette a contrastare l’erosione, che ha ridotto la costa nord a pochi metri di profondità. Le onde, anche ieri, hanno lambito gli ombrelloni dei privati e dei lidi. In circa trenta ieri mattina si sono dati appuntamento nel tratto di costa vicino a via Piemonte per chiedere al Comune considerazione e spiegazioni sui mancati ripascimenti pre-estivi, sulla programmazione delle scogliere e sulla scarsa manutenzione dei varchi di accesso al mare. Pacificamente, hanno manifestato il forte malumore del momento.
Roberto Stella di Roma afferma: «Questa zona è stata abbandonata, molti turisti sono scappati, noi che abbiamo casa siamo costretti a frequentare una spiaggia che ormai non c’è più. E poi le discese a mare sono impraticabili, uno scalone impedisce a chiunque di poter accedere dalla pineta Catucci alla sottostante spiaggia». Marco Caldarola di Montelibretti (Roma) aggiunge: «Impossibile mettere gli ombrelloni, ci siamo lamentati nei confronti del Comune ma nessuno ci ha dato retta, il ripascimento che doveva essere fatto non serve più, che senso ha possedere una casa al mare e non poter andare al mare? Da anni qui mancano due metri di sabbia». Mario Del Corvo di Celano prosegue: «Dal 1972 vengo a Pineto, ho fatto diversi sacrifici per acquistare casa in questa zona, adesso mi ritrovo imprigionato». Adolfo Concetti di Milano dal 1973 frequenta Villa Ardente e dice: «Ogni anno a Pineto la situazione peggiora, voglio sapere perché non vengono apposte le scogliere che sono su tutta la costa adriatica». Giuseppina Pilotti di San Benedetto aggiunge: «Qui ho casa, e in inverno l’acqua raggiunge anche i nostri scantinati. A San Benedetto le scogliere hanno risolto tutti i problemi». Dalla Svizzera Daniela Pilotti aggiunge: «Anche la pineta Catucci è trascurata, molti pini sono stati tagliati e non ripiantati, l’ombra è sempre di meno». Liliana Concetti: «Nel varco che porta al mare non posso scendere dalle scale perchè sono troppo alte, hanno messo un mattone ma è pericoloso. Il ripascimento si fa a maggio e ora vogliono farlo a ferragosto, assurdo». Elisabetta Limone: «In questi anni sono stati spesi molti soldi per mettere la sabbia nella zona, sono soluzioni palliative».
I bagnanti promettono battaglia e per domani, ombrelloni in braccio, minacciano un corteo fin sotto il Comune.
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