L'ombra di brogli sui concorsi

Esposto alla procura per l'assunzione di 8 veterinari

TERAMO. Sembra un déjà vu, quanto sta accadendo all'istituto zooprofilattico. E in effetti le irregolarità che rilevano i sindacati in due concorsi da veterinario appena banditi sono quasi la fotocopia di quelle del concorso di tre anni fa. E ora, come allora, fioccano le denunce e gli esposti ai ministeri e alla Regione. La Fp Cgil e la Fps Cisl hanno appena presentato una denuncia alla procura oltre che a tre ministeri (Salute, Funzione pubblica e Finanze), alle Regioni Abruzzo e Molise.

Tra agosto e gli inizi di settembre lo Zooprofilattico ha bandito due procedure concorsuali per veterinari, ognuna per quattro posti. Il primo bando (scade il 20 settembre) in realtà è una riapertura di termini di un concorso bandito nel 2009, contro cui i sindacati fecero fuoco e fiamme. Tanto che alla fine il concorso venne bloccato perché stabiliva requisiti di accesso non previsti dalla legge.

«Oggi lo Zooprofilattico lo ripropone tale e quale», osservano Amedeo Marcattili (Fp Cgil) e Giuseppe Iodice (Fps Cisl) che contestano, ancora una volta, la richiesta del possesso del dottorato di ricerca o l'avvenuta partecipazione a un "corso-concorso della durata di tre anni presso un qualsiasi istituto zooprofilattico avendo superato con esito positivo l'esame intermedio e l'esame finale" in alternativa alla specializzazione. «Non è assolutamente previsto dalla legge il possesso di dottorati di ricerca, come chiarì la Regione in occasione del precedente bando», osservano i sindacalisti, «i requisiti di ammissione ai concorsi in materia sono solo la laurea in medicina veterinaria; la specializzazione nella disciplina oggetto del concorso e l'iscrizione all'albo dei veterinari».

Il secondo bando, che scade il 2 ottobre, è nuovo e prevede l'assunzione di quattro veterinari al termine di un corso-concorso di tre anni. L'istituto farà corsi di formazione specialistica e manageriale per tre anni e contemporaneamente lavoreranno. «Anche per questo bando ci sono requisiti non previsti dalla legge.

Se da una parte tra i requisiti manca l'iscrizione all'albo dell'ordine dei veterinari, dall'altra si richiedono "la competenza specifica nella settore specialistico cui si intende concorrere", la "conoscenza della lingua inglese, parlata e scritta" e "un'esperienza di almeno cinque anni in campo veterinario ovvero di tre anni nella specifica attività di ricerca in ambito veterinario maturata in enti e in istituti nazionali ed internazionali e comprovata da pubblicazioni su riviste scientifiche", cioè requisiti non previsti in nessuna norma», aggiungono Marcattili e Iodice. I sindacalisti fanno infine notare che l'esperienza del corso-concorso - che non avrebbe precedenti negli altri Zooprofilattici d'Italia - fu fatta dal "Caporale" negli anni 2002-2005 con «esiti vergognosi»: dei 24 posti messi a concorso tra veterinari, biologi e chimici, ne vennero ammessi 45. Dopo tre anni di corsi i superstiti, 38, superarono un esame e vennero assunti non in base al corso-concorso, ma solo come tecnici di laboratorio laureati. Quella di Cgil e Cisl non è l'unica denuncia in arrivo: il sindacato dei veterinari Sivemp sta preparando un esposto a livello nazionale.

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