La casa dello studente si farà Via al progetto da 212 posti letto

L’ex sede universitaria di viale Crucioli sarà ristrutturata, si comincia all’inizio dell’anno prossimo Il rettore invita all’unità: «Evitiamo fuochi di sbarramento che portino al blocco dei lavori»

TERAMO. Saranno 212 i posti letto della nuova residenza universitaria che sarà realizzata nel complesso di viale Crucioli, ex sede del rettorato e prima ancora dell'ospedale. Il progetto e l'accordo di programma sono stati presentati ieri mattina in una conferenza stampa congiunta che ha visto la partecipazione non solo degli enti coinvolti, Azienda per il diritto allo studio, Università, Comune, Provincia, ma anche dei deputati Giulio Sottanelli e Paolo Tancredi che hanno lavorato per portare a casa i primi 3 milioni di euro che faranno partire i lavori, ottenuti dall'approvazione di un emendamento al decreto sisma e maltempo. Altri 7 milioni 800mila euro saranno recuperati dai fondi del Miur dedicati all'edilizia universitaria tramite un bando che scadrà a maggio. Il complesso di via Crucioli è composto attualmente da quattro edifici. Il palazzo principale – sede dell'ex rettorato– sarà riportato al suo aspetto originario tramite l’abbattimento del due costruzioni sul davanti che occultano parte della facciata e sarà sottoposto a lavori di adeguamento sismico.

«L'edificio», spiega il direttore dell’Adsu Antonio Sorgi, «diventerà sede di tutta una serie di servizi, rivolti non solo agli studenti ma anche alla cittadinanza: palestra, sala lettura, biblioteca, sportello Adsu, sportello bancario, ristorante». Un intervento più importante riguarderà il secondo edificio, posto dietro quello principale che un tempo ospitava la facoltà di scienze politiche, al posto del quale sarà realizzata una palazzina con residenze e servizi per studenti mantenendo però la facciata originale. Dietro questo secondo edificio ce n’è un altro che sarà demolito e ricostruito con uguale volume per ospitare due tipologie di alloggi: stanze e mini appartamenti. Saranno quindi realizzati parcheggi interrati, campi di calcetto e orti, questi ultimi realizzati in collaborazione con la facoltà di bioscienze. I lavori partiranno all’inizio del prossimo anno, la gara sarà affidata alla Provincia che è stata dichiarata centrale di committenza. Entro il 2019 dovrebbero terminare i lavori della prima struttura, per la chiusura degli altri cantieri bisognerà aspettare: la stima complessiva dei tempi d'intervento è da 3 a 9 anni. «La casa dello studente», ha aggiunto Sorgi, «ospiterà non solo i borsisti dell'Adsu, ai quali saranno riservati 180 posti, ma ricercatori, dottorandi e studenti Erasmus». Nel corso della conferenza è intervenuto anche il rettore dell'ateneo cittadino Luciano D'Amico che ha definito il progetto «un grande servizio per la città» e il primo di una serie di cantieri che porteranno sul territorio quasi cento milioni di euro, tra i 35 milioni destinati per il recupero del manicomio e i 53 destinati alla realizzazione del polo agroalimentare, in collaborazione con l'istituto zooprofilattico. IL rettore ha poi invitando la classe dirigente alla compattezza su questo progetto così da scongiurare che «fuochi di sbarramento per presunti dissidi» portino al blocco dei lavori. Un appello all'unità è stato lanciato anche dal sindaco Maurizio Brucchi che ha parlato della necessità di trovare una condivisione di percorsi, «un filo conduttore per portare questa città a una ripartenza».

Emanuela Michini

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