La fabbrica chiude e si sposta in Spagna In 19 senza lavoro

Chiude la Setri Cefradue di Villa Lempa di Civitella. I dipendenti, operai ed impiegati, in ferie forzate. Una volta terminate le ferie, resteranno tutti disoccupati

CIVITELLA DEL TRONTO. Chiude la Setri Cefradue di Villa Lempa di Civitella e 19 dipendenti, tra operai ed impiegati, sono andati in ferie forzate. Sarebbe poca cosa se non fosse che, una volta terminate le ferie, resteranno tutti senza lavoro.

L'azienda civitellese, che aveva aperto i battenti nel 2001 producendo e assemblando macchine per lavanderie (in quello stesso stabilimento, prima della conversione, operava un'azienda che si occupava della lavorazione di rifiuti industriali) di punto in bianco venerdì mattina ha comunicato al personale lo stop alla produzione. Dallo scorso fine settimana i 19 lavoratori sono stati così messi in ferie. Non si comprende, affettivamente, perché l'azienda abbia deciso di abbassare così improvvisamente le serrande, anche se gli operai avevano avuto sentore che qualcosa non andava già da qualche settimana.

L'azienda avrebbe giustificato la smobilitazione della fabbrica situata nella zona industriale di Villa Lempa, per carenza di lavoro trasferendo tutta la produzione in Spagna. Ieri mattina i dipendenti non sono rimasti con le mani in mano ed hanno convocato un'assemblea con la Cgil provinciale per discutere del problema occupazionale che coinvolge famiglie e giovani: alla Setri Cefradue lavoravano persone di età compresa tra i 18 ed i 40 anni.

Sotto i loro occhi, hanno visto portar via sia le macchine semiassemblate che i personal computer degli uffici amministrativi cambiando, dicono gli operai, anche le serrature. I dipendenti sono ora preoccupati per il loro futuro e chiedono l'apertura immediata di un tavolo provinciale per la concessione della cassa integrazione e l'apertura della procedura di mobilità. Inoltre chiedono all'amministrazione comunale di Civitella di attivarsi. La decisione dell'azienda civitellese rende ancora più difficile una realtà occupazionale già fortemente compromessa.

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